Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Dalla realtà virtuale un nuovo strumento per far crescere la consapevolezza ambientale

(31 Marzo 2025)

Roma – I documentari sull’ambiente che permettono una esperienza immersiva allo spettatore tramite la realtà virtuale (VR) sono in grado di aumentare la sensibilità ecologica degli spettatori stessi. È quanto emerge da uno studio guidato dall’Università di Colonia e pubblicato su Computers in Human Behavior. Gli autori hanno testato gli effetti dei cosiddetti video VR , video interattivi a 360° che consentono agli spettatori di immergersi in un ambiente digitale ed esplorarlo da diverse angolazioni, spesso con l’aiuto di visori o occhiali VR. Hanno mostrato tre documentari a 128 partecipanti, che erano stati assegnati in modo casuale a quattro gruppi diversi: a un gruppo sono stati presentati i documentari come video VR a 360° , un secondo gruppo li ha guardati come video 2D su una TV, un terzo gruppo ha ascoltato solo la traccia audio, come un podcast, e un quarto gruppo ha letto un testo corrispondente. Dopo ogni documentario, i partecipanti hanno valutato la loro sensazione soggettiva di essere stati fisicamente presenti nella scena rappresentata, la loro sensazione di essere stati intensamente coinvolti nella narrazione e l’impatto affettivo dei documentari. Ai partecipanti è stato anche chiesto qual era la loro motivazione nel voler proteggere l’ambiente e quanto sarebbero stati disposti a donare a una campagna per l’ecosostenibilità. I risultati dell’esperimento dimostrano che la realtà virtuale ha evocato sensazioni più forti di presenza fisica nella scena rappresentata, di trasporto nella narrazione e anche un effetto emotivo positivo più forte rispetto ad altre forme di presentazione. Ciò, a sua volta, ha portato a una maggiore motivazione a proteggere l’ambiente e a una maggiore disponibilità a donare. Lo studio sottolinea quindi il potenziale particolare della realtà virtuale come mezzo per presentare campagne di protezione ambientale e l’importanza della narrazione in questo contesto. “L’uso della realtà virtuale per la narrazione, in questo caso per campagne di protezione ambientale, può avere un effetto significativo. Questa esperienza immersiva può potenzialmente avere un impatto maggiore sugli atteggiamenti personali e sulle intenzioni comportamentali rispetto ai media più tradizionali”, affermano i ricercatori. “I nostri risultati sono quindi preziosi per gli esperti e le organizzazioni dei media, ma anche per i ricercatori, perché i precedenti modelli di impatto dei media dovranno essere aggiornati o ampliati di conseguenza”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla