Roma – Un team di ricercatori dell’Universitat Politècnica de València (UPV), appartenente al Gruppo di cartografia geoambientale e telerilevamento (CGAT) del Dipartimento di ingegneria cartografica, geodesia e fotogrammetria (DICGF), insieme alla Scuola di ingegneria geodetica, cartografica e topografica (ETSIGCyT), ha elaborato una mappa delle inondazioni strada per strada nei comuni di l’Horta Sud in seguito all’evento DANA (depressione isolata ad alta quota) del 29 ottobre.
Questo lavoro mira a fornire informazioni utili alle popolazioni colpite, a comprendere meglio la natura dell’evento e a offrire uno strumento chiave per la gestione delle future inondazioni. Anche gli studenti dell’ETSI Geodesy, Cartography and Topography dell’UPV hanno contribuito al suo progetto.
“Il lavoro si basa su misurazioni sul campo effettuate tra novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025. Stiamo presentando un risultato preliminare; stiamo ancora lavorando per completare la mappatura di tutte le aree allagate”, spiega Josep E. Pardo, del Geoenvironmental Cartography and Remote Sensing Group presso l’UPV.
Il team UPV ha condotto questo studio in tre fasi: la prima ha comportato rilievi sul campo; la seconda si è concentrata sulla generazione di modelli di specchi d’acqua e profondità massime delle inondazioni; infine, hanno sviluppato un visualizzatore interattivo in cui è possibile consultare la mappa delle inondazioni strada per strada.
Rilievo sul campo e altezza della fascia idrografica
Nella prima fase del progetto sono stati registrati complessivamente 5.097 punti in tutta l’area interessata. “Per farlo, abbiamo utilizzato una livella topografica appoggiata al muro dove si trovava il segno dell’acqua e abbiamo misurato la profondità raggiunta dall’acqua in quel punto”, spiega Pardo.
Per determinare le posizioni, hanno utilizzato il sensore GNSS (GPS) dei dispositivi mobili, la base cartografica Open Street Maps (OSM) e le ortofoto dell’Institut Cartogràfic Valencià (ICV). Nella seconda fase, il team UPV ha generato modelli della superficie idrica e delle massime profondità di piena. Questi dati consentono di determinare quanto è alta l’acqua.
Sviluppo del visualizzatore interattivo
Il risultato finale del lavoro svolto dal team UPV è un visualizzatore interattivo accessibile a tutti, che consente di visualizzare la profondità massima raggiunta in ogni punto dei comuni dell’Horta Sud.
“Il visualizzatore include un livello attivo che consente agli utenti di riconoscere la nomenclatura, l’ortofoto ICV scattata prima dell’alluvione (2024) e i dati stradali di Open Street Maps. Le informazioni sulla profondità sono rappresentate da vari colori: i toni più freddi indicano profondità minori, mentre i toni più caldi indicano profondità maggiori. Cliccando su un’area colorata si ottiene la profondità massima che l’acqua raggiunge in quella posizione”, spiega Pardo.
Il ricercatore UPV aggiunge che la mappa della profondità delle inondazioni mira a documentare come si è effettivamente verificata l’inondazione e può servire da riferimento rispetto alla modellazione teorica. “Il nostro lavoro contribuirà a migliorare i modelli che prevedono come l’acqua si muove effettivamente durante le inondazioni, il che sarà utile per proporre soluzioni più efficienti e sicure per futuri eventi di inondazione”, conclude Josep E. Pardo.(30Science.com)