Roma – Un nuovo strumento progettato per proteggere e conservare le barriere coralline offrendo loro numerose opportunità di alimentazione: è quanto sviluppato da un team di ricerca guidato dall’Università statale dell’Ohio, che ha pubblicato i propri risultati su Limnology and Oceanography Methods. Il dispositivo, denominato Underwater Zooplankton Enhancement Light Array (UZELA), è una luce subacquea autonoma e programmabile che attira lo zooplancton nelle vicinanze, organismi microscopici di cui si nutrono i coralli. Dopo aver testato il sistema su due specie di corallo nativo delle Hawaii per sei mesi, i ricercatori hanno scoperto che UZELA potrebbe aumentare notevolmente la densità dello zooplancton locale e aumentare i tassi di alimentazione sia dei coralli sani che di quelli sbiancati. È importante sottolineare che fornire ai coralli maggiori quantità di cibo li rende più forti e più inclini a essere resilienti contro alcune minacce ambientali, come lo stress da calore o l’acidificazione degli oceani. Il team ha anche scoperto che UZELA, che può essere alimentato per sei mesi con una sola batteria, potrebbe ottimizzare il tempo di alimentazione dei coralli rimanendo in funzione solo per un’ora dopo il tramonto. È comprensibile che le luci artificiali possano disturbare il comportamento di altri animali marini, quindi i ricercatori potrebbero scegliere di non utilizzare il dispositivo tutto l’anno. Detto questo, lo studio sottolinea che radunare lo zooplancton con questo strumento creato dall’uomo non sembra danneggiare l’ambiente o interrompere il flusso di altro zooplancton nell’area circostante.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Nuova tecnologia spiana la strada a un recupero accelerato delle barriere coralline
(7 Febbraio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla