Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Mediterraneo, mappati gli hotpost da difendere per l’alimentazione della megafauna

(3 Febbraio 2025)

Roma – Un nuovo studio ha mappato i punti caldi per l’alimentazione della megafauna marina nel bacino del Mediterraneo, che necessitano di particolare attenzione e potenzialmente di maggiore tutela. Lo studio è stato guidato dal CNRS e pubblicato su PNAS. Con l’espressione megafauana marina si intende l’insieme di animali acquatici di grandi dimensioni come tartarughe, razze, squali etc. Gli autori della nuova ricerca hanno raccolto dati sulla distribuzione, la dieta, la massa corporea e le esigenze energetiche di 24 specie di megafauna del Mediterraneo per stimare i loro paesaggi energetici e la biomassa consumata durante l’estate. La megafauna variava ampiamente in termini di massa corporea, esigenze energetiche e dieta. Gli autori hanno stimato che 4,1 milioni di individui di megafauna del Mediterraneo consumano 1,6 milioni di tonnellate di prede ogni estate. La megafauna era più abbondante nel Mediterraneo occidentale, rendendolo un punto caldo per la predazione. I cetacei consumavano quasi il 70 per cento di tutte le prede consumate dalla megafauna. I cefalopodi che vivono in acque profonde, come i calamari, sono stati le prede più consumate, seguite dai pesci pelagici e di fondale. Secondo gli autori, i risultati potrebbero aiutare gli sforzi di conservazione per salvaguardare la megafauna e gli ecosistemi marini in tutto il bacino del Mediterraneo.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla