Gianmarco Pondrano d'Altavilla

IA prevede quanto a lungo le famiglie dovranno lasciare le case dopo un disastro naturale

(26 Febbraio 2025)

Roma – Un innovativo modello informatico è stato addestrato per prevedere quanto a lungo le persone dovranno lasciare le loro case a causa di disastri naturali come alluvioni, incendi, terremoti e uragani. È quanto emerge da uno studio guidato dall’University College London e pubblicato su Risk Analysis. Gli autori della ricerca hanno utilizzato dati recenti, correlati a disastri avvenuti negli USA, tratti dall’Household Pulse Survey (HPS) per addestrare un modello informatico per prevedere la durata degli spostamenti delle famiglie dopo un disastro. Secondo i dati HPS, l’1,1 per cento delle famiglie americane è stato sfollato a causa di disastri tra dicembre 2022 e luglio 2024. Gli uragani sono stati il tipo di disastro più comune citato dalle famiglie sfollate, mentre altre famiglie hanno segnalato inondazioni, incendi, tornado e “altri” tipi di pericoli. Le risposte al sondaggio di 11.715 nuclei familiari che hanno subito uno sfollamento dovuto a calamità sono state utilizzate dai ricercatori per adattare modelli informatici predittivi per lo sfollamento dei nuclei familiari in tre classi: sfollamento in fase di emergenza (rientro in meno di un mese), sfollamento in fase di recupero (rientro dopo un mese) e non ritorno (potenzialmente ricollocamento permanente). Sebbene la maggior parte delle famiglie sia tornata relativamente in fretta a casa, il 20 percento è rimasto sfollato per più di un mese e il 14 percento non è tornato entro luglio 2024. Le posizioni geografiche delle famiglie hanno rivelato differenze significative tra gli stati: Le famiglie in Louisiana e Florida avevano rispettivamente circa 6,8 e 4,4 volte più probabilità di essere sfollate rispetto alla media nazionale. Tuttavia, sono tornate a casa più velocemente delle famiglie in molti stati; Le famiglie sfollate in Minnesota, North Dakota e Connecticut avevano più probabilità di impiegare più di un mese per tornare a casa. “La durata dello sfollamento è fondamentale per comprendere l’impatto umano di un disastro”, affermano i ricercatori “Le evacuazioni a breve termine possono salvare vite ed essere minimamente impattanti, mentre lo sfollamento prolungato è associato a notevoli difficoltà per le famiglie”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla