Roma – Il parlamento australiano ha approvato una normativa che garantirà agevolazioni fiscali sulla produzione di minerali essenziali e di idrogeno (H2) da fonti rinnovabili, dando impulso ai piani di transizione energetica che mirano a raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050 e a ridurre la dipendenza dalla Cina. La nuova legge creerà incentivi fiscali pari al 10 per cento dei costi di lavorazione e raffinazione per 31 minerali essenziali dall’anno fiscale che termina a giugno 2028 fino al 2040, per un massimo di 10 anni per progetto. Per l’idrogeno verrà offerto un incentivo fiscale pari a 2 dollari australiani per ogni chilogrammo di idrogeno prodotto. Il ministro delle Risorse Madeleine King ha affermato: “Lavorando una maggiore quantità di questi minerali qui in Australia, creeremo posti di lavoro e diversificheremo le catene di approvvigionamento globali”. I minerali essenziali e le terre rare vengono utilizzati nei pannelli solari e nelle batterie, necessari per ridurre le emissioni di carbonio, e sono necessari per la costruzione di sottomarini e aerei. La coalizione di opposizione Liberal-National ha votato contro la legge dopo che i suoi emendamenti, che avrebbero imposto alle aziende di intraprendere meno consultazioni ambientali o con le popolazioni indigene, sono stati bloccati dal partito laburista e dai Verdi. L’opposizione in una nota ha affermato: “I crediti d’imposta del partito laburista comportano una burocrazia aggiuntiva e non necessaria”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
L’Australia approva incentivi fiscali per minerali critici
(12 Febbraio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla