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I cromosomi umani si sono evoluti a velocità sorprendente per migliorare le capacità cerebrali

(28 Febbraio 2025)

Roma – I cromosomi umani si sarebbero evoluti a velocità supersonica per favorire lo sviluppo di migliori capacità cerebrali. Lo suggerisce uno studio dell’Università della California-San Francisco, Stati Uniti, pubblicato su Nature, sulle cellule nervose artificiali di umani e scimpanzé in cui è stato dimostrato come il DNA in rapida evoluzione promuova nei neuroni una potenza cerebrale sempre più complessa e migliore, tra queste ad esempio il linguaggio complesso. Lo studio evidenzia che parti dei cromosomi umani hanno subito una importante accelerazione nel loro sviluppo per consentire al nostro cervello un vantaggio sulle scimmie. Ma il rovescio della medaglia potrebbe essere l’esposizione allo sviluppo di disturbi cerebrali tipici ed esclusivi dell’uomo. La ricerca si è concentrata ad analizzare le parti dei cromosomi, note come regioni accelerate umane (HAR), che hanno subito una più rapida evoluzione, con una velocità 10 volte superiore rispetto al normale sviluppo previsto nei mammiferi, da quando gli umani si sono separati dagli scimpanzé nell’albero evolutivo. In particolare i ricercatori hanno studiato gli effetti delle HAR nei neuroni artificiali derivati da linee cellulari umane e di scimpanzé, i cui genomi sono simili al 99%. Mentre le HAR hanno una porzione di differenza dell’1%, potendo portare a risultati sensibilmente diversi nei neuroni umani e di scimpanzé nelle piastre di Petri (recipiente di vetro per esperimenti di laboratorio). Ad esempio i neuroni umani avrebbero sviluppato più neuriti, o proiezioni filiformi che aiutano le cellule nervose a inviare e ricevere segnali, quelli di scimpanzé solo singoli neuriti. Inoltre, una volta che gli HAR umani sono stati ingegnerizzati in neuroni artificiali di scimpanzé, si è osservato che una produzione maggiore di fili da parte dei neuroni di scimpanzé, pertanto i ricercatori ritengono che un più elevato numero di neuriti durante lo sviluppo possa legarsi alla maggiore complessità delle reti neurali umane. Queste reti faciliterebbero la trasmissione di segnali nel sistema nervoso e supporterebbero funzioni cognitive superiori. Di contro però, le interruzioni nel loro sviluppo potrebbero contribuire a disturbi dello sviluppo neurologico come l’autismo.(30Science.com)

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