Francesca Morelli

I cani da terapia favoriscono la salute mentale degli studenti universitari del primo anno

(14 Febbraio 2025)

Roma – Gli studenti universitari che hanno trascorso parte del tempo libero ogni settimana interagendo con i cani da terapia nel primo semestre mostrano meno segni di stress e depressione rispetto ai pari che non l’hanno fatto. Sono i risultati dello studio PAWs4US, condotto dalla Washington State University, Stati Uniti, pubblicato su Pets, che dimostra come l’accesso regolare e a lungo termine a un programma di assistenza con animali presso i campus universitari abba un impatto positivo sulla salute mentale degli studenti del primo anno. Dallo studio emerge che l’interazione continua con i cani da terapia in sessioni ripetute e non strutturate per diversi mesi sia in grado di ridurre i livelli di stress e depressione e di favorire una maggiore autocompassione, con benefici duraturi per la salute mentale. Precedenti ricerche condotte dallo stesso gruppo di lavoro mostravano che anche brevi interazioni fisiche con cani da terapia fossero sufficienti ad abbassare i livelli di cortisolo e che programmi strutturati che incorporavano animali da terapia in workshop incentrati su tecniche di gestione dello stress agiscano efficacemente sul benessere e l’apprendimento degli studenti. Questo ultimo studio che indagato gli effetti dell’accesso prolungato e regolare a programmi non strutturati con animali da terapia per un intero semestre, sia in sessioni prescritte sia libere con possibilità per gli studenti di interagire con i cani da terapia a piacimento, potendo restare in loro compagnia fino a un massimo di due ore. I ricercatori hanno reclutato 145 studenti del primo anno che avevano lasciato un animale domestico a casa per frequentare il college, assegnandoli in modo casuale a un programma di terapia con cani da terapia di sette sessioni o a un gruppo di controllo. Coloro che hanno preso parte al programma potevano accarezzare, sedersi o parlare con i cani in un ambiente rilassato e informale, monitorando il benessere dei partecipanti durante il semestre, i ricercatori hanno osservato che gli studenti che interagivano con i cani avevano tassi significativamente più bassi di depressione, stress e preoccupazione ma anche si declino del benessere e dei sintomi di salute mentale, un fenomeno che è prevalente tra le matricole, rispetto a quelli del gruppo di controllo, cosi come una maggiore autocompassione. Quest’ultima è stata correlata a una migliore regolazione emotiva e al benessere generale. Sebbene i cani da terapia abbiano svolto un ruolo centrale, i ricercatori ritengono che anche l’ambiente circostante abbia contribuito al benessere degli studenti. “Interazioni regolari e sostenute con i cani da terapia sembrano avere un effetto cumulativo”, hanno affermato i ricercatori. “Sarebbe pertanto importante che le università prendano in considerazione l’idea di offrire programmi non strutturati continui piuttosto che eventi una tantum con la presenza di cani da terapia. Si tratta di un modo relativamente semplice e poco costoso per supportare il benessere degli studenti”, ha affermato Patricia Pendry, autrice dello studio e professoressa di sviluppo umano alla WSU. In futuro, i ricercatori intendono ampliare la ricerca a studenti che non hanno lasciato a casa gli animali domestici per verificare se sperimentino benefici simili.(30Science.com)

Francesca Morelli