Roma – La stimolazione del midollo spinale può ripristinare la funzione neurale, prendendo di mira la caratteristica chiave della malattia neurodegenerativa progressiva. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, condotto dagli scienziati dell’Università di Pittsburgh e della Columbia University. Il team, guidato da Marco Capogrosso e Elvira Pirondini, ha valutato l’efficacia di un nuovo intervento, che non prevede la somministrazione di farmaci e mira alla causa principale della progressiva perdita della funzione neurale nell’atrofia muscolare spinale (SMA). Il gruppo di ricerca ha coinvolto tre persone affette dalla condizione, che per 29 giorni sono state sottoposte a stimolazione del midollo spinale tramite due elettrodi impiantati nella regione lombare. Le sessioni, della durata di quattro ore, sono state condotte cinque volte a settimana, fino all’espianto del dispositivo di stimolazione. I volontari hanno riportato miglioramenti nella funzione dei motoneuroni, riducendo l’affaticamento e acquisendo capacità di deambulazione e forza. “Per contrastare la neurodegenerazione – afferma Capogrosso – è necessario fermare la morte dei neuroni e ripristinare la funzione delle cellule sopravvissute. Abbiamo proposto un approccio per trattare la causa principale della disfunzione neurale, integrando i trattamenti neuroprotettivi esistenti con un nuovo metodo che inverte la disfunzione delle cellule nervose”. L’atrofia muscolare spinale, spiegano gli esperti, è una malattia neurodegenerativa genetica che si manifesta con la morte progressiva e il declino funzionale dei motoneuroni, portando a debolezza muscolare, deficit motori e difficoltà a camminare. Nonostante numerose indagini in questo senso, non esistono terapie in grado di invertire la progressione della malattia. Stando a quanto emerge da questo lavoro, la stimolazione elettrica epidurale mirata potrebbe salvaguardare la funzione delle cellule nervose amplificando gli input sensoriali ai neuroni motori e coinvolgendo i circuiti neurali degenerati. Questi cambiamenti cellulari potrebbero, a loro volta, tradursi in miglioramenti funzionali nella capacità di movimento. Tutti i partecipanti, riportano gli studiosi, hanno mostrato progressi nel test di camminata, nella resistenza muscolare e nella resistenza all’affaticamento. Anche la funzione neurale sembrava migliorata, con i motoneuroni capaci di generare impulsi elettrici in modo più costante. “I nostri risultati – conclude Robert Friedlander, autore corrispondente del paper – suggeriscono che questo approccio di neurostimolazione potrebbe essere ampiamente applicato per trattare altre malattie neurodegenerative oltre alla SMA, come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) o la malattia di Huntington, purché vengano identificati target cellulari appropriati. Nel frattempo, continueremo a lavorare con i pazienti affetti da atrofia muscolare spinale per testare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine della stimolazione elettrica del midollo spinale”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Con la stimolazione del midollo ripristinata la funzione neurale
(5 Febbraio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).