Valentina Di Paola

Accordi di Parigi, se le cose non cambiano non verranno rispettati

(10 Febbraio 2025)

Roma – Le probabilità di raggiungere e rispettare gli obiettivi degli Accordi di Parigi sono sempre più flebili. A questa allarmante conclusione giunge una coppia di studi, pubblicati sulla rivista Nature Climate Change, condotti dagli scienziati di Environment and Climate Change Canada e dell’Helmholtz Centre for Environmental Research. Nel primo articolo, il team guidato da Emanuele Bevacqua dell’Helmholtz Centre for Environmental Research, ha combinato osservazioni climatiche e modelli del Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 (CMIP6), concentrandosi sui modelli che rappresentavano le tendenze di riscaldamento dal 1981 al 2014. Sottoscritti nel 2015, gli Accordi di Parigi impongono alle nazioni firmatarie di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi in più rispetto ai livelli preindustriali. Gli obiettivi sono intesi come riferimento alle medie globali, al fine di ridurre l’impatto delle variazioni naturali a breve termine e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Esaminando le tendenze di riscaldamento storiche, gli autori suggeriscono che il primo singolo anno in cui le temperature superano diverse soglie di temperatura da 0,6 °C a 1 °C rispetto alle temperature preindustriali rientra anche nel primo ventennio in cui le temperature medie annuali hanno superato tali cifre. Quando gli autori hanno modellato diversi scenari climatici, è emersa una probabilità dal 66 al 100 per cento che il 2024 rientrasse nel primo ventennio in cui il riscaldamento supera 1,5 °C. In un secondo paper, il gruppo di scienziati guidati da Alex Cannon, ha rilevato che giugno 2024 è stato il 12° mese consecutivo con temperature mediamente superiori a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Gli studiosi stimano che, nel caso si verificassero 18 mesi consecutivi di temperature pari o superiori a 1,5 °C, la violazione dell’accordo di Parigi è praticamente certa in base al tipo di scenario più probabile. Entrambi gli articoli suggeriscono che superare 1,5 °C di riscaldamento nel 2024 potrebbe indicare che siamo entrati in un periodo pluridecennale di riscaldamento globale medio di 1,5 °C e che sono necessari rigorosi sforzi di mitigazione del clima per mantenere a portata di mano gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Gli autori concludono che sforzi di mitigazione mirati potrebbero ancora migliorare la situazione, ma è necessario un piano di intervento rapido e incisivo. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).