Roma – Le piogge estreme dovute al cambiamento climatico aumentano i rischi di una contaminazione legata al batterio Escherichia coli (E. coli) . È quanto emerge da uno studio guidato dall’ Università del Michigan e pubblicato su Science of The Total Environment. “Le precipitazioni estreme – ha dichiarato l’autore principale Xiaofeng Liu – hanno un effetto davvero marcato sulla contaminazione da Escherichia coli”. Liu e i colleghi hanno analizzato dati sulla diffusione dell’E. coli, sullo stato del clima, dell’ambiente e dei fattori socioeconomici disponibili per lo stato del Texas tra il 2001 e il 2021. Utilizzando modelli computazionali, il team è riuscito a individuare quando e dove le precipitazioni estreme hanno avuto il maggiore impatto sui livelli di E. coli, scoprendo al contempo associazioni tra questi impatti e fattori socioeconomici. Gli schemi sono complessi, ma ne emergono un paio di risultati chiari. In primo luogo la forza delle piogge estreme aggrava la diffusione del batterio, trasportato dai corsi d’acqua. Le comunità del nord e dell’est del Texas con percentuali più elevate di residenti neri presentavano concentrazioni più elevate di Escherichia coli immesse negli specchi d’acqua utilizzati a scopo ricreativo a causa delle forti piogge invernali. Le comunità prevalentemente latine nelle zone meridionali e occidentali dello Stato hanno registrato aumenti smisurati di Escherichia coli a seguito delle intense tempeste di settembre. “È una questione complicata – continua Liu – Le comunità vivono in questi luoghi tutto il tempo, ma l’impatto delle precipitazioni è diverso nelle diverse stagioni”. Per comprendere questa stagionalità entrano in gioco numerose variabili sociali, storiche, geologiche e meteorologiche, che non sono tutte rilevate dai dati disponibili. Tuttavia, se abbinati all’analisi computazionale del team, ci sono dati sufficienti per identificare quando e dove è più probabile che si verifichi la contaminazione. E con questa conoscenza, le persone possono iniziare a cercare opportunità per prevenire o combattere l’afflusso di E. coli. “Ciò può informare i governi locali e le agenzie ambientali – ha concluso Liu – e aiutare a sviluppare politiche mirate e pratiche mirate di gestione delle risorse idriche per aiutare le comunità colpite”.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
USA, piogge estreme aumentano i rischi legati all’Escherichia coli
(21 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla