Gianmarco Pondrano d'Altavilla

USA: nonostante gli sforzi lo spreco di cibo non si arresta

(9 Gennaio 2025)

Roma – Nonostante gli obiettivi federali USA per la riduzione dello spreco di cibo, il fenomeno negli States non solo non si è arrestato ma è addirittura in crescita. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’ Università della California, Davis, e pubblicato su Nature Food. Per affrontare il problema dello spreco alimentare il governo USA ha fissato l’obiettivo di dimezzare questo fenomeno entro il 2030 rispetto ai livelli del 2016, a circa 164 libbre a persona all’anno. Ma dalla nuova ricerca emerge che dal 2016, lo spreco alimentare pro capite è aumentato invece di diminuire. “Mancano solo cinque anni al 2030 – ha dichiarato la prima autrice Sarah Kakadellis – quindi è piuttosto allarmante quanti pochi progressi abbiamo fatto. Politiche più complete devono essere implementate il prima possibile”. Lo studio ha esaminato il modo in cui le politiche dei singoli Stati USA si allineano con gli obiettivi federali. I ricercatori hanno valutato il potenziale degli stati per ridurre lo spreco alimentare attraverso quattro aree di intervento: prevenzione, sostegno (incentivi fiscali), riutilizzo (mangimi per animali) e riciclo (divieti sui rifiuti organici e leggi sul riciclo dei rifiuti). Hanno scoperto che le politiche sul riciclo sono quelle sulle quali maggiormente gli stati si sono concentrati. Ma anche includendo il riciclo, gli stati sono molto lontani dall’essere in rotta per l’obiettivo del 2030. Solo California, Vermont e Arizona sono proiettati per raggiungere l’obiettivo di ridurre lo spreco a 164 libbre a persona. Nel complesso lo spreco negli USA è cresciuto dalla definizione degli obiettivi federali. In più il concentrarsi sul riciclo rischia di non essere la strategia vincente per capovolgere questo trend. “Quando le politiche statali si concentrano sul riciclo -ha affermato la Kakadellis – è molto facile pensare che stiamo affrontando il problema dello spreco alimentare. Il riciclo dello spreco alimentare è importante, ma non è l’unica soluzione, né dovrebbe essere la prima”. Secondo lei le politiche dovrebbero invece concentrarsi sulla prevenzione e sul recupero degli sprechi alimentari. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla