Francesca Morelli

Messo a punto nuovo metodo di biocontrollo contro zanzare pericolose

(7 Gennaio 2025)

Roma – Si chiama “Toxic Male Tecnique, Tecnica maschile tossica” (TMT) e ingegnerizza geneticamente insetti maschi con lo scopo di produrre proteine velenose spermatiche, specifiche per gli insetti. Questo nuovo metodo, rivoluzionario, di controllo biologico dei parassiti che riduce la durata di vita degli insetti femmina potrebbe contrastare efficacemente la minaccia di zanzare, altamente nocive, portatrici di malattie, offrendo risultati più rapidi ed efficaci rispetto ai metodi attuali. Ingegnerizzati geneticamente con la tecnica TMT, sviluppata da ricercatori dell’Applied BioSciences e dell’ARC Centre of Excellence in Synthetic Biology presso la Macquarie University, descritta in un lavoro pubblicato oggi su Nature Communication, gli insetti maschi una volta che si accoppiano, trasferiscono le proteine nocive alle femmine accorciandone la durata della loro vita, quindi la possibilità e capacità di diffondere malattie. Gli insetti nocivi rappresentano una minaccia crescente per la salute e l’agricoltura globali, causando centinaia di migliaia di morti, milioni di infezioni e costando miliardi di dollari all’anno in assistenza sanitaria e di danni ai raccolti. L’attenzione è rivolta agli insetti femmine, tra cui le specie di Aedes aegypti e Anopheles gambiae, poche sono le uniche a poter trasmettere malattie come malaria, dengue, Zika, chikungunya e febbre gialla; esse hanno infatti sviluppato resistenza ai pesticidi, via via sempre meno efficaci, con conseguenti ingenti danni a specie ed ecosistemi. Il biocontrollo genetico è emerso dunque come un’alternativa promettente ai mezzi chimici. Le tecniche attuali come la Tecnica del Maschio Sterile, dall’inglese Sterile Insect Technique (SIT) o di insetti portatori di un carattere genetico letali (RIDL) funzionano rilasciando un numero enorme di maschi sterilizzati o geneticamente modificati che si accoppiano con femmine selvatiche, rendendole incapaci a produrre prole o comunque prole maschile, sebbene continuino a nutrirsi di sangue e a diffondere malattie fino a morire naturalmente, facendo sì che le popolazioni di femmine che pungono e infettano diminuiscano solo con le generazione successiva. Pertanto la TMT che impatta nell’immediato sulla vita delle femmine sembra offrire vantaggi significativi rispetto agli metodi di biocontrollo genetico, con efficacia pari ai pesticidi senza arrecare danni alle specie benefiche. I test di laboratorio su moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) hanno dimostrato in femmine accoppiate con maschi TMT una durata di vita ridotta del 37-64% rispetto a quelle accoppiate con maschi non modificati, mentre modelli al computer prevedono che l’applicazione del TMT ad Aedes aegypti, una specie di zanzara altamente aggressiva, principalmente responsabile della trasmissione di Dengue e Zika, possa ridurre i tassi di alimentazione tramite sangue, un fattore chiave nella trasmissione della malattia, dal 40 al 60% rispetto ai metodi consolidati. Ulteriore vantaggio, la TMT garantisce anche sicurezza e salvaguardia ambientale: i veleni contengono infatti una naturale miscela di molte proteine e quelli utilizzati nel TMT sono altamente selezionati con sostanze presenti solo negli invertebrati, quindi in alcun modo tossici per i mammiferi né per danni a insetti benefici, anche se consumati poiché la tossicità orale è molto bassa. L’attuale studio sembra fornire dimostrazione di questo approccio nell’indurre la soppressione di popolazioni di specie infestanti. “Dobbiamo ancora implementarlo nelle zanzare e condurre rigorosi test di sicurezza in termini di rischi per gli esseri umani o altre specie non bersaglio”, afferma il professore Maciej Maselko, a capo del laboratorio in cui è stato condotto lo studio. “Questa soluzione innovativa potrebbe trasformare il modo di gestione e approccio ai parassiti, offrendo speranza per comunità più sane e un futuro più sostenibile”, ha concluso Sam Beach, primo autore dello studio. (30Science.com)

Francesca Morelli