Roma – Manipolando le forme di vita microscopiche che vivono sulle alghe è possibile trasformare le alghe stesse in un potente strumento di rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera. E’ quanto emerge da uno studio guidato dal Qingdao Institute of Bioenergy and Bioprocess Technology (QIBEBT) e dall’Accademia cinese delle scienze, pubblicato su Green Carbon. La ricerca evidenzia gli aspetti su cui è necessario concentrarsi per superare gli attuali limiti nella manipolazione del microbioma delle alghe, come la conoscenza completa della composizione totale del microbioma e la tempistica dell’inoculazione. “Le prime fasi di vita delle alghe, essendo più suscettibili alla colonizzazione microbica, rappresentano una finestra critica per l’insediamento di microbi benefici che potrebbero persistere per tutto il ciclo di vita dell’alga”, afferma il primo autore Shailesh Nair. “Alcune alghe possono persino trasmettere questi microbi benefici alla loro prole, il che suggerisce potenziali benefici a lungo termine attraverso le generazioni”. Rafforzando la comunità microbica sulle alghe sarebbe possibile farle resistere meglio alle malattie, permettendo l’allevamento su larga scala delle alghe stesse, che a loro volta immagazzinerebbero CO2 contribuendo al contenimento del cambiamento climatico. “Le soluzioni microbiche devono essere implementate per un’agricoltura sostenibile delle alghe” spiega l’autore corrispondente Yongyu Zhang “Sfruttando il potere dei microbi benefici, gli agricoltori potrebbero potenzialmente creare allevamenti di alghe più stabili e produttivi, rendendo l’agricoltura oceanica su larga scala più fattibile che mai”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Con alcune modifiche, le alghe diventano un potente alleato nella lotta al climate change
(29 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla