Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Cambiamento climatico aumenta il rischio di epidemie di Salmonella

(30 Gennaio 2025)

Roma – Il cambiamento climatico sta aumentando il rischio di epidemie di Salmonella. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’Università del Surrey e pubblicato sul Journal of Infection. Gli autori hanno analizzato l’impatto di diversi fattori meteorologici sulla trasmissione della Salmonella, una delle principali cause di malattie trasmesse da alimenti in Europa, responsabile di circa un’epidemia di origine alimentare su tre. La salmonella è un tipo di batterio che può causare intossicazione alimentare. Si trova nell’intestino di animali e umani e può contaminare il cibo se non viene cucinato o maneggiato correttamente. La salmonella può causare diarrea, febbre e crampi allo stomaco ed è più diffusa nelle aree con scarse condizioni igieniche e sanitarie. I ricercatori hanno confrontato i dati della UK Health Security Agency (UKHSA) sui casi confermati di Salmonella in Inghilterra e Galles nel periodo 2000-2016 con i dati del Met Office dell’epoca, concentrandosi su 14 diversi fattori meteorologici. Ciò ha fornito una comprensione più olistica, che ha considerato l’effetto combinato di più fattori meteorologici sulle incidenze di Salmonella, portando a una descrizione approfondita del rischio di salmonellosi. Temperature più calde (oltre 10 gradi Celsius), umidità relativa elevata, e giornate più lunghe (oltre 12-15 ore) sono stati identificati come fattori meteorologici chiave associati a un aumento dei casi di Salmonella, indipendentemente dalla posizione geografica. Questi risultati sono stati convalidati anche analizzando dati provenienti dai Paesi Bassi. Il dott. Gianni Lo Iacono, docente di biostatistica ed epidemiologia presso l’Università del Surrey, ha affermato: “Il modello che abbiamo utilizzato per analizzare i dati si è rivelato promettente, poiché i risultati sono stati replicati in Inghilterra, Galles e, indipendentemente, nei Paesi Bassi, suggerendo un potenziale per un’applicazione più ampia in altri paesi europei e ad alto reddito per aiutare a ottenere nuove informazioni sull’incidenza della Salmonella. Sarebbe interessante indagare questo in regioni con caratteristiche ambientali e socio-economiche molto diverse, come i paesi tropicali”.Sostenibilità: c

Gianmarco Pondrano d'Altavilla