Valentina Di Paola

Sviluppati cerotti ingegnerizzati per il cuore

(29 Gennaio 2025)

Roma –  Un semplice cerotto ingegnerizzato a base di cellule staminali pluripotenti potrebbe migliorare notevolmente le condizioni dei pazienti con insufficienza cardiaca. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell’Università di Gottinga. Il team, guidato da Wolfram Hubertus Zimmermann, ha sviluppato una patch muscolare ingegnerizzata, che è stata testata su modelli di primati e in un paziente umano. L’insufficienza cardiaca, spiegano gli esperti, rappresenta una delle principali cause di morte in tutto il mondo, ma le opzioni di trattamento sono ancora molto limitate. Il trapianto di cuore è associato a una limitata disponibilità degli organi E al rischio di rigetto, mentre i dispositivi cardiaci sintetici possono essere molto costosi. L’impianto di cellule muscolari è invece correlato a gravi effetti collaterali, come aritmia e crescita tumorale. Per superare queste difficoltà, il gruppo di ricerca ha progettato cerotti per il muscolo cardiaco utilizzando cellule staminali pluripotenti indotte. Queste cellule, in effetti, rappresentano una promettente fonte per la riparazione cardiaca grazie alla loro capacità di auto-rinnovarsi e differenziarsi. Il prototipo sviluppato dagli scienziati era efficace nel trattare l’insufficienza cardiaca e nel migliorare la funzionalità del cuore, aumentando la contrattilità e lo spessore della parete cardiaca. Gli studiosi hanno valutato questo approccio in un gruppo di macachi Rhesus durante un arco di tempo di tre-sei mesi. I risultati sono stati molto incoraggianti, e il cerotto è stato applicato anche a un paziente umano. I dispositivi non hanno provocato effetti collaterali, riportano gli esperti. Nei prossimi step, sarà necessario condurre ulteriori sperimentazioni attraverso studi clinici umani, concludono gli scienziati, ma i dati preliminari evidenziano il potenziale dell’utilizzo di cerotti tissutali per il trattamento dell’insufficienza cardiaca. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).