Valentina Di Paola

Tampone nasale riconosce il tipo di asma

(2 Gennaio 2025)

Roma – Sviluppare un tampone nasale pediatrico in grado di diagnosticare gli endotipi di asma nei bambini. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, condotto dagli scienziati dell’Università di Pittsburgh. Il team, guidato da Juan Celedón, Molin Yue e Kristina Gaietto, ha ideato un approccio non invasivo per individuare il tipo di asma dei piccoli pazienti. Questo strumento, commentano gli esperti, potrebbe aiutare i medici a prescrivere farmaci in modo più preciso e spianare la strada alla ricerca verso trattamenti migliori per i tipi di asma meno studiati, che finora sono stati difficili da diagnosticare con precisione. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno raccolto campioni nasali di 459 giovani pazienti. I ragazzi portoricani e afroamericani, su cui si basava principalmente il lavoro, presentano tassi più elevati di asma e hanno maggiori probabilità di morire a causa di questa malattia rispetto ai loro coetanei caucasici non ispanici. “L’asma – afferma Celedón – rappresenta la malattia cronica più comune dell’infanzia, e sembra associata a notevoli sproporzioni in base alla provenienza etnica. I vari endotipi, guidati da diverse cellule immunitarie, rispondono in modo disomogeneo ai trattamenti. Per tale ragione la diagnosi accurata dell’endotipo responsabile della malattia è fondamentale”. Per capire l’endotipo, spiegano gli esperti, viene attualmente effettuata l’analisi genetica di un campione di tessuto polmonare prelevato tramite broncoscopia, una procedura invasiva che viene eseguita in anestesia generale. In alternativa, sono stati sviluppati test del sangue, che però non raggiungono una precisione del 100 per cento. Il tampone nasale, invece, rappresenta un’alternativa rapida, efficace ed economica per riconoscere la tipologia di asma. “Ci sono ancora moltissimi interrogativi irrisolti in relazione all’asma pediatrica – conclude Gustavo Matute-Bello, direttore ad interim della Divisione di malattie polmonari presso il National Heart, Lung, and Blood Institute – la possibilità di raccogliere informazioni sui percorsi biologici che svolgono un ruolo nell’asma potrebbe aiutarci ad aprire la strada a trattamenti e terapie personalizzati, pensati anche e soprattutto per le comunità minoritarie”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).