Roma – Sarebbe la proteina MCJ la responsabile di un nuovo meccanismo di combustione dei grassi del processo. Agirebbe cioè sul grasso bruno, che è una vera e propria centrale energetica per il nostro organismo, convertendolo in calore con una azione protettiva contro lo sviluppo dell’obesità e quindi delle patologie associate. La MCJ, proteina presente nei mitocondri (gli organelli della cellula in cui viene prodotta energia), sarebbe un bersaglio promettente per il trattamento di questa condizione clinica, come raccontano le ricercatrici spagnole del Centro nazionale di ricerca sul cancro (CNIO) e del Centro nazionale di ricerca cardiovascolare (CNIC) in un lavoro pubblicato oggi su Nature Communications. L’obesità, che colpisce 650 milioni di persone nel mondo, influenza lo sviluppo di malattie cardiometaboliche e aumenta il rischio di cancro: eventi che potrebbero essere contrastati dal meccanismo di azione della MCJ. Nel corso di studi sperimentali è stato scoperto grazie alla rimozione della proteina, topi obesi erano in grado di produrre più calore e perdere peso. Le ricercatrici sono inoltre riuscite a ridurne il peso anche semplicemente trapiantandoli con grasso privato di MCJ. È noto che l’obesità è il risultato di un’eccessiva assunzione di cibo o di una spesa energetica totale inadeguata, ma nuove evidenze confermerebbero che il tessuto adiposo, il grasso corporeo, oltre a immagazzinare energia, svolgerebbe anche un ruolo cruciale nella gestione dell’energia. Il tessuto adiposo è un organo complesso che agisce come regolatore del metabolismo generale, quindi modulare la sua funzione potrebbe essere un’efficace strategia per combattere l’obesità. Esistono due tipi di tessuto adiposo o grasso: il tessuto adiposo bianco che immagazzina principalmente energia e il grasso bruno (che deve il colore a un numero maggiore di mitocondri contenuti nelle sue cellule) responsabile della generazione di calore o termogenesi, il processo che viene innescato dal freddo o da altri stimoli, e che mantiene la temperatura corporea. Diversi studi nell’ultimo decennio hanno dimostrato che l’attivazione del grasso bruno protegge dall’obesità e dalle malattie metaboliche. “In precedenza si pensava che l’obesità potesse essere prevenuta facendo sì che questo grasso spendesse più energia generando calore” dichiara Guadalupe Sabio, ricercatrice del CNIO. “Quindi fondamentale è capire come funziona e scoprire nuovi meccanismi di produzione di calore nel grasso bruno attivi contro l’obesità”. Ciò che è chiaro oggi è che il grasso bruno non è il solo meccanismo per produrre calore, ma che molti altri sono coinvolti nel processo, tra questi la MCJ. “il nostro studio evidenzia che gli animali senza MCJ nel grasso bruno sono protetti anche dai problemi di salute causati dall’obesità, come il diabete o l’aumento dei lipidi nel sangue”, ha dichiarato Cintia Folgueira, del CNIO e del CNIC. “Questa protezione”, aggiunge Beatriz Cicuéndez, ricercatrice del CNIO e autrice principale dello studio “è dovuta all’attivazione di un percorso catabolico di segnalazione essenziale per l’adattamento allo stress causato dall’obesità che provoca un aumento del consumo di grassi, zuccheri e proteine finalizzato a produrre calore nel grasso bruno. È un meccanismo che si verifica anche nelle persone con grasso bruno molto attivo”. In funzione di questi risultati si cercherà di sviluppare una terapia per bloccare questa proteina nei pazienti obesi, dopo avere indagato se la MCJ svolge funzioni vitali anche in altri tessuti. In parallelo si cercherà di capire se questi cambiamenti nel grasso possono influenzare anche la crescita del tumore o la cachessia, ovvero la perdita di muscoli e grasso che può associarsi al cancro.(30Science.com)
Francesca Morelli
Scoperta una proteina chiave per bruciare i grassi
(13 Gennaio 2025)
Francesca Morelli