Roma – Aumenti significativi dei problemi di salute mentale nei giovani inglesi nell’ultimo decennio: + 65% di ricoveri nei reparti di medicina generale acuta di bambini e ragazzi di età compresa fra 5 e 18 anni, registrati dal 1° aprile 2012 al 31 marzo 2022. Sono alcuni dei dati diffusi da uno studio dell’University College London, Regno Unito, che sarà pubblicato su The Lancet Child and Adolescent Health, garzie a un finanziamento del National Institute for Health and Care Research (NIHR) e del NIHR Great Ormond Street Hospital Biomedical Research Centre (NIHR GOSH BRC). L’analisi dei dati mostra che nel corso di 10 anni, i ricoveri per salute mentale in questa fascia di popolazione sono aumentati da 24.198 a 39.925, con un incremento del 65%, a fronte di un aumento di solo 10,1% dei ricoveri per tutte le altre cause, saliti da 311.067 a 342.511. Gli aumenti nei ricoveri per salute mentale sono stati maggiori tra le ragazze di età compresa tra 11 e 15 anni, passando da 9.091 a 19.349 (aumento del 112,8%) e per i disturbi alimentari, passando da 478 a 2.938 (aumento del 514,6%). Questo studio è il primo ad analizzare le tendenze nazionali nei ricoveri per problemi di salute mentale di bambini e giovani nei reparti di medicina acuta, sia presso reparti pediatrici sia per adulti. Tali dati nazionali non sono riusciti tuttavia a spiegare le ragioni del sensibile aumento dei ricoveri per problemi di salute mentale, pertanto l’intento dei ricercatori è ora di raccogliere dati più dettagliati sui motivi dei ricoveri da una selezione di reparti pediatrici inglesi, intervistando anche i giovani, le loro famiglie e il personale di reparto, al fine di comprendere meglio le cause di questi ricoveri e individuare strategie di intervento mirate. “I nostri risultati mostrano che gli aumenti non sono dovuti solo alla pandemia di COVID-19”, dichiara il dottor Lee Hudson dell’UCL Great Ormond Street Institute of Child Health e Great Ormond Street Hospital e autore dello studio “in quando si sono registrati aumenti anno su anno nel numero di ricoveri dal 2012. È inoltre importante comprendere la qualità e i deficit nelle presentazioni erogate per supportare meglio la salute mentale dei giovani pazienti”. Un recente rapporto dell’Health Services Safety Investigations Body (HSSIB), un’organizzazione indipendente per la sicurezza dei pazienti, ha messo in luce alcune criticità associate a questi ricoveri: ad esempio, 13 delle 18 unità pediatriche esaminate dall’HSSIB non avrebbero un ambiente sicuro per la cura di bambini e giovani con comportamenti ad alto rischio legati alla salute mentale, a causa della mancanza di risorse per favorire il coinvolgimento terapeutico dei giovani pazienti, delle difficoltà nella gestione di bambini e ragazzi che necessitano di sedazione e dell’impatto che questi ricoveri possono avere su altri pazienti e sul morale del personale. L’aupicio dei ricercatori è che questo lavoro richiami all’urgente necessità di una migliore integrazione dei servizi di assistenza acuta, di salute mentale e sociale per supportare bambini e giovani ricoverati con problemi di salute mentale. Migliorare il coordinamento e la pianificazione sono la base per garantire ai giovani pazienti l’adeguata assistenza sia in ospedale che nella comunità. Lo studio tuttavia presenta alcuni limiti tra cui una potenziale sottostima dei ricoveri per problemi di salute mentale, dovuta a variazioni nella codifica diagnostica e all’incapacità di descrivere il livello di assistenza o all’uso del Mental Health Act, l’incapacità di distinguere tra ricoveri in reparti pediatrici o per adulti, la mancata considerazione dei cambiamenti nei criteri di ammissione durante la pandemia.(30Science.com)
Francesca Morelli
Salute mentale è peggiorata nei giovani nell’ultimo decennio
(23 Gennaio 2025)
Francesca Morelli