Francesca Morelli

Cerotti da cellule staminali del cuore per la cura dell’insufficienza cardiaca

(29 Gennaio 2025)

Roma – Forme di insufficienza cardiaca avanzata che non presentano effetti avversi, potrebbero essere trattabili con “cerotti cardiaci” ingegnerizzati, creati con cellule staminali. Una opzione terapeutica altamente innovativa suggerita da ricercatori della University Medical Center Göttingen e della University Medical Center Schleswig-Hostein, Canpus Lübeck in Germania, in uno studio pubblicato oggi su Nature, nell’ambito di ricerche traslazionali sviluppate dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare. I risultati sperimentali promettenti di questo approccio tecnologico sono stati dimostrati in modelli di primati e in un paziente umano, dallo studio clinico BioVAT-HF-DZHK20 che sta validando le potenzialità di impiantare un cerotto cardiaco ingegnerizzato (EHM), come possibile strategia per rispondere alle esigenze mediche insoddisfatte in pazienti con insufficienza cardiaca avanzata. Il cerotto EHM è un muscolo cardiaco coltivato in laboratorio composto da cellule cardiache derivate da cellule staminali pluripotenti indotte, incorporate in un idrogel di collagene. Questa tecnologia sperimentata nel trattamento di macachi rhesus con patologia, avrebbe fornito sufficienti risaltati per avviare test clinici: i cerotti cardiaci impiantati nei primati, costituiti da fino a 200 milioni di cellule, avrebbero indotto un miglioramento della funzione cardiaca grazie alla rimuscolarizzazione (costruzione di nuovo muscolo cardiaco) e favorito l’aumento dello spessore della parete cardiaca e della contrattilità, per un periodo di 3-6 mesi. Le tecniche di imaging e l’analisi dei tessuti hanno confermato che le cellule muscolari cardiache impiantate vengono mantenute sotto concomitante soppressione immunitaria e rafforzano la funzione di pompaggio del cuore. “La sfida era generare e impiantare un numero sufficiente di cellule muscolari cardiache da cellule staminali pluripotenti indotte dai macachi rhesus per favorire la riparazione cardiaca senza effetti collaterali pericolosi come l’aritmia cardiaca o un tumore” ha spiegato il professor Wolfram-Hubertus Zimmermann, direttore del Dipartimento di farmacologia e tossicologia della University Medical Center e direttore scientifico degli studi preclinici e clinici sul cerotto cardiaco. L’insufficienza cardiaca rimane ad oggi una delle principali cause di morte nel mondo, con limitate opzioni di trattamento per invertirne il corso. I trapianti di cuore sono infatti associati a una scarsa disponibilità di organi e alla necessità di soppressione immunitaria, ed i dispositivi cardiaci sintetici di alto costoso. L’impianto di cellule del muscolo cardiaco si propone come una alternativa per riparare il cuore in insufficienza, ma i tassi di ritenzione sono di norma bassi e correlati a gravi effetti collaterali. Ad oggi il cerotto EHM è l’unica tecnologia che consente una somministrazione sicura ed efficace con ritenzione a lungo termine dei cardiomiociti nel cuore. La simulazione dell’applicazione clinica nei macachi rhesus presso il German Primate Center – Leibniz Institute for Primate Research (DPZ) è stata essenziale per raccogliere dati convincenti a supporto della traduzione clinica. Gli studi sull’uomo testeranno ulteriormente la sicurezza e l’efficacia di questo approccio e dunque il potenziale utilizzo di patch tissutali derivati da cellule staminali nel trattamento dell’insufficienza cardiaca avanzata.(30Science.com)

Francesca Morelli