Roma – Far innalzare i droni da superfici porose come della terra ricoperta d’erba o di muschio riduce significativamente l’inquinamento acustico. Imitando le caratteristiche di questi tipi di terreno è possibile realizzare delle rampe di lancio per questi velivoli a ridotto disturbo sonoro. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’Università di Bristol e pubblicato su Scientific Reports. L’autore principale, il dott. Hasan Kamliya Jawahar è stato in grado di dimostrare che i terreni porosi possono ridurre significativamente il rumore dei droni fino a 30 decibel (dB) nelle frequenze medio-basse e migliorare i coefficienti di spinta e potenza rispetto alle superfici compatte. Kamliya Jawahar e il suo team hanno condotto esperimenti in una camera anecoica utilizzando un’elica di spinta montata sopra un piano. Il piano è stato ricoperto con terreni compatti e porosi con porosità e spessore variabili. I microfoni posizionati sia in posizioni di campo vicino che di campo lontano hanno catturato dati acustici, mentre una cella di carico a sei assi ha misurato le forze aerodinamiche. Confrontando i risultati tra le configurazioni, gli autori sono stati in grado di calcolare in che modo le superfici porose influenzano il rumore e le prestazioni. L’effetto di riduzione del rumore del terreno poroso deriva dalla sua capacità di modificare e gestire la dinamica del flusso vicino al terreno. Quando un’elica funziona vicino a una superficie porosa, il materiale poroso assorbe parte dell’energia dall’impatto del flusso riducendo la velocità del getto tangenziale della parete, un flusso d’aria ad alta velocità lungo il terreno, mitigando così le interazioni aerodinamiche che contribuiscono al rumore. Inoltre, la struttura porosa intrappola porzioni del flusso in entrata, riducendone la riflessione verso l’elica. La riduzione della turbolenza riflessa e il campo di pressione idrodinamica stabilizzato aiutano a ridurre le emissioni di rumore tonale e a banda larga, con conseguenti operazioni più silenziose. Questi risultati possono essere applicati alle operazioni con i droni consentendo progetti di veicoli più silenziosi ed efficienti. Supportano inoltre lo sviluppo di superfici vertiportuali antirumore, favorendo una maggiore accettazione da parte della comunità di queste innovazioni e il rispetto delle normative urbane sul rumore. Kamliya Jawahar ha dichiarato: “La nostra ricerca dimostra che le innovative superfici di atterraggio porose possono ridurre drasticamente il rumore dei droni e dei taxi aerei, aprendo la strada a cieli urbani più silenziosi e sostenibili”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Con erba e muschio meno inquinamento acustico dai droni
(22 Gennaio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla