Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Oxford, così si può realizzare il sequestro di carbonio limitando la spesa pubblica

(27 Gennaio 2025)

Roma – Il sequestro del carbonio, necessario per eliminare la CO2 inquinante dall’atmosfera, non deve necessariamente implicare spese miliardarie da parte delle casse pubbliche. È quanto sostengono i ricercatori dell’Università di Oxford che hanno pubblicato un nuovo rapporto dedicato appunto al finanziamento della cosiddetta “carbon capture”. La ricerca è stata sviluppata attraverso un’ampia consultazione con oltre 20 stakeholder senior appartenenti al governo britannico, al mondo accademico, all’industria e alla società civile, in collaborazione con la Carbon Capture and Storage Association (CCSA). Gli autori ritengono che per portare avanti il sequestro di carbonio senza gravare sulle casse dello Stato lo scenario più opportuno sarebbe quello di richiedere ai fornitori di combustibili fossili di immagazzinare in modo permanente una percentuale crescente delle loro emissioni di. Questo approccio potrebbe creare un mercato dello stoccaggio autosufficiente riducendo gradualmente la dipendenza dai finanziamenti pubblici. Gli autori ritengono che gli obblighi di stoccaggio potrebbero essere particolarmente efficaci se combinati con misure complementari di gestione della domanda, come la fissazione del prezzo del carbonio. Gli autori avvertono che sono necessarie un’attenta progettazione delle politiche e ulteriori ricerche, in particolare per affrontare i potenziali impatti e le sfide di implementazione di qualsiasi obbligo di stoccaggio sulla competitività industriale del Regno Unito, sulla sicurezza energetica, sui costi per i consumatori. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla