Roma – Meno di un quarto delle foreste pluviali tropicali rimanenti in tutto il mondo sono in grado di sostenere la loro biodiversità, salvando diverse specie dall’estinzione. E’ quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’ Università della Columbia Britannica settentrionale e pubblicato su PNAS. “La nostra ricerca – ha dichiarato il professor James Watson, coautore dello studio – mostra che le foreste pluviali strutturalmente intatte, che sono essenziali per molte specie sono allarmantemente rare, in particolare nelle regioni più colpite dalle pressioni umane come il disboscamento e lo sviluppo delle infrastrutture”. Gli autori hanno valutato il numero di foreste pluviali tropicali strutturalmente intatte e minimamente disturbate, tali da preservare l’esistenza di oltre 16.000 specie di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Nel complesso, fino al 90 percento della copertura forestale rimane ancora all’interno degli areali di queste specie, ma solo il 25 percento delle foreste considerate è in condizioni tali da garantire la sopravvivenza delle specie. Il dott. Rajeev Pillay dell’Università della Columbia Britannica settentrionale, che ha guidato la ricerca, ha affermato che i risultati indicano l’urgente necessità di strategie di conservazione che vadano oltre la conservazione della copertura forestale per mantenere la qualità della foresta. “Per proteggere le restanti foreste pluviali tropicali ad alta integrità – ha dichiarato – è fondamentale il coordinamento globale per ridurre al minimo il disturbo umano, soprattutto nelle foreste non protette che rimangono vitali per la biodiversità”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
In tre quarti delle foreste pluviali la biodiversità è a rischio
(9 Dicembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla