Roma – In un santuario unico al mondo vengono attuate tecniche che consentono il normale sviluppo sociale ed emotivo di scimmie bonobo rimaste orfane nell’arco di un periodo di dieci anni. Lo rivela un nuovo studio condotto dalla Durham University, nel Regno Unito, riportato su Royal Society Open Science. Le scimmie antropomorfe rimaste orfane a causa del commercio illegale di carne di animali selvatici e di animali domestici possono superare i traumi e sviluppare capacità sociali simili a quelle dei loro coetanei allevati dalla madre. I bonobo sono i nostri parenti viventi più prossimi, insieme agli scimpanzé, e si trovano solo nella Repubblica Democratica del Congo. Il trauma precoce della perdita della madre e la privazione di essere catturati dagli umani possono avere effetti negativi duraturi sulle capacità sociali dei bonobo. I ricercatori volevano verificare quale impatto avesse la riabilitazione nel santuario congolese di Lola ya Bonobo sulle competenze sociali ed emotive dei bonobo orfani, rispetto a quelli cresciuti dalle loro madri, in diversi momenti del ciclo di vita di questi animali. In particolare, i ricercatori hanno studiato come l’empatia, le abilità sociali e i comportamenti aggressivi dei bonobo si sviluppassero nel corso della loro vita, nonché tra i sessi. Sebbene i bonobo orfani studiati mostrassero ridotte capacità sociali, manifestavano comunque un certo grado di comportamenti sociali tipici della specie, riscontrabili nelle scimmie allevate dalle madri. I ricercatori ritengono che questo sottolinei la capacità degli orfani di superare le sfide, nonché l’importante ruolo che centri di riabilitazione come questo possono svolgere nel loro recupero prima che le scimmie vengano rilasciate in natura. “I bonobo sono tra i nostri cugini più prossimi, le scimmie antropomorfe, ma sono in pericolo di estinzione a causa del disboscamento e del commercio illegale di carne di animali selvatici e di animali domestici”, ha detto Stephanie Kordon, ricercatrice con dottorato presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Durham e autrice principale. “Il santuario Lola ya Bonobo svolge un lavoro fondamentale nella protezione di questa specie vulnerabile; mentre lo sviluppo sociale degli orfani non è equivalente a quello delle loro controparti allevate dalla madre, si entrambe sono accumunato nello sviluppo e nei comportamenti che mostrano”, ha continuato Kordon. “Comprendendo meglio lo sviluppo sociale sano dei bonobo, intendiamo aiutare gli importanti sforzi di riabilitazione e conservazione di questa specie unica”, ha proseguito Kordon. In totale i ricercatori hanno osservato 83 bonobo in diversi momenti della loro vita nell’arco di dieci anni. I ricercatori hanno visto che le abilità sociali aumentavano nelle femmine di bonobo e diminuivano nei maschi con l’età, il che è coerente con il modo in cui i bonobo interagiscono in natura, poiché i bonobo sono una società guidata dalle femmine. Tuttavia, queste abilità erano inferiori negli orfani rispetto a quelli che erano stati allevati dalla madre. Mentre i bonobo orfani erano costantemente meno propensi a mostrare empatia, come confortare un altro bonobo, questa capacità non era completamente assente. Ciò suggerisce che gli orfani continuano a dimostrare cura verso gli altri bonobo, anche se si trova a un livello inferiore della scala. Il fatto che la tendenza degli orfani a consolare gli altri fosse ancora nell’ambito dei bonobo allevati dalla madre, sebbene a un livello inferiore, suggerisce anche che potrebbero avere competenze sufficienti per adattarsi ai gruppi sociali. Ciò è importante poiché alcune di queste scimmie vengono reintrodotte in natura, dove le competenze sociali sono fondamentali per la sopravvivenza. Le femmine allevate dalla madre e quelle più anziane avevano maggiori probabilità di essere aggressive verso gli altri membri del gruppo, mentre i bonobo giovani e maschi avevano maggiori probabilità di essere vittime di aggressioni. Tuttavia, il modo in cui i bonobo venivano allevati non prediceva il loro rischio di essere vittime di aggressioni. “Sebbene non possiamo dire che i bonobo orfani siano completamente riabilitati, le nostre scoperte indicano una buona direzione per la loro funzione sociale, poiché li vediamo dimostrare comportamenti tipici della specie entro intervalli bassi ma normali”, ha dichiarato Zanna Clay, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Durham e autrice principale della ricerca. “Confrontare gli orfani con i bonobo allevati dalla madre ci offre anche un’affascinante visione di come le prime esperienze di vita possano influenzare lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive nei nostri cugini più prossimi e dell’importanza dei santuari nel supportare tale sviluppo”, ha aggiunto Clay. (30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
Un santuario aiuta i bonobo a superare i traumi
(18 Dicembre 2024)
Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.