Roma – In media, quasi due donne su tre fingono l’orgasmo; ora gli scienziati sembrano aver scoperto alcune delle ragioni alla base di questo comportamento, che spesso non dipende dal partner. Lo rivela uno studio guidato da Silvia Pavan, dottoranda presso l’Università di Copenaghen, pubblicato su The Journal of Sex Research. Per la ricerca, sono stati raccolti dati tramite un sondaggio online condotto nel 2022 in sei paesi europei: Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Francia e Regno Unito. Spesso fingere un orgasmo è stato attribuito alla mancanza di passione dell’amante. Ma, nel nuovo studio, condotto su un campione di oltre 500 persone di età compresa tra 18 e 80 anni, gli scienziati hanno scoperto che la situazione è ben diversa. I risultati hanno mostrato che il 64 % delle donne aveva finto un orgasmo in precedenza, rispetto al 34 % degli uomini. Per quanto riguarda le ragioni per cui lo fanno, la più comune sembra essere la breve durata della relazione. Gli esperti hanno notato che le persone impegnate in relazioni più durature avevano molte meno probabilità di fingere rispetto a quelle impegnate in relazioni più brevi, probabilmente perché si sentivano meno a loro agio nell’esprimere sincerità sui propri sentimenti. Questa teoria è supportata dal fatto che le persone che fingevano erano più propense a usare frequentemente i sex toy e a usarli da sole, piuttosto che con il partner, mentre coloro che non fingevano hanno dichiarato di usare i giocattoli sessuali come strumento condiviso. “Un terzo delle donne ha affermato di non fingere perché si sentiva “a suo agio” nel non avere un orgasmo durante il sesso, un altro segno di una relazione amorevole e tollerante”, hanno affermato gli esperti. Ai partecipanti sono state poste domande sull’orientamento sessuale, sullo stato della relazione. Inoltre, è stato chiesto loro se convivessero con i propri partner e se avessero figli. L’indagine ha rivelato che poco meno della metà, il 49%, dei partecipanti ha confessato di aver finto un orgasmo. I ricercatori hanno anche chiesto ai partecipanti che avevano ammesso di aver simulato l’orgasmo in passato perché avessero deciso di smettere di farlo. La ricerca di modi per raggiungere l’orgasmo autonomamente è stata la ragione per cui il 18% delle donne ha smesso, rispetto al 19% degli uomini. Gli uomini, con il 12%, erano più propensi a smettere rispetto alle donne, con il 3%, perché venivano sorpresi a fingere. È interessante notare che coloro che hanno ammesso di fingere l’orgasmo hanno riferito una minore soddisfazione nei loro rapporti sessuali rispetto agli individui che non avevano mai finto l’orgasmo o avevano smesso di farlo. Tuttavia, si diceva che questa relazione fosse appena significativa. Gli autori dello studio sostengono che i loro risultati evidenziano che gli orgasmi non sono necessariamente necessari per godere del sesso. ” Non è necessario avere un orgasmo per godere del sesso e provare piacere”, ha spiegato Pavan. “Ci sono probabilmente una miriade di ragioni per cui si finge un orgasmo, come perché si vuole solo che il sesso finisca, perché si vuole eccitare e dare piacere al partner o per evitare di turbare il partner perché non ha raggiunto l’orgasmo”, ha aggiunto Pavan. Precedenti ricerche condotte dalle università di Bowling Green State e Elmhurst negli Stati Uniti hanno scoperto che le donne che raggiungono l’orgasmo più frequentemente tendono a essere più felici nelle loro relazioni. Lo studio del 2022 ha coinvolto 175 donne eterosessuali che hanno immaginato di essere in uno scenario in cui dovevano rispondere a domande su un fidanzato immaginario di nome Michael. Sebbene lo studio abbia scoperto che la frequenza degli orgasmi ha una forte influenza sul livello di soddisfazione di una donna nella relazione, ma non ha fornito informazioni se questo dipenda dal partner. (30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
Se la relazione è breve è più facile che le donne fingano orgasmo
(11 Dicembre 2024)
Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.