Valentina Di Paola

USA: nuove linee guida su terapia contro Hiv

(2 Dicembre 2024)

Roma – I farmaci antiretrovirali rappresentano attualmente l’opzione più raccomandabile per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Lo ribadisce uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, condotto dagli scienziati dell’International Antiviral Society–USA, a cui afferiscono il Massachusetts General Hospital di Boston, l’Università di Harvard, l’Università della California e altre istituzioni ed enti di ricerca. Il team, guidato da Rajesh T. Gandhi, ha eseguito una revisione sistematica della letteratura scientifica, selezionando 249 articoli tra migliaia di citazioni da PubMed ed Embase, oltre a dati di conferenze scientifiche e studi dei produttori di farmaci. Il gruppo di ricerca ha analizzato terapie per condizioni specifiche, come la gravidanza e le infezioni opportunistiche, valutando anche i regimi iniettabili a confronto con le terapie orali. Gli autori forniscono quindi delle raccomandazioni aggiornate e puntuali per il trattamento e la prevenzione dell’infezione da HIV. In particolare, secondo quanto riportato dagli studiosi, la terapia antiretrovirale rappresenta la scelta più indicata per tutti i pazienti, con preferenza per regimi iniziali a base di inibitori dell’integrasi, come bictegravir o dolutegravir. Queste opzioni terapeutiche si sono infatti rivelate sicure, efficaci, tollerabili e a basso rischio di effetti collaterali. Per quanto riguarda invece la prevenzione, i ricercatori evidenziano la possibilità di somministrare farmaci orali o iniettabili a lunga durata, in grado di proteggere le persone a rischio di esposizione. La profilassi pre-esposizione si conferma efficace, ma stanno emergendo anche nuovi approcci, come la profilassi post-esposizione con doxiciclina contro infezioni sessualmente trasmissibili. Allo stesso tempo, riportano gli autori, sono stati introdotti strumenti innovativi per la gestione di comorbidità, come le malattie cardiovascolari, e per la riduzione del rischio di infezioni sessualmente trasmissibili. Per azzerare le curve di trasmissione ed eradicare l’HIV, sottolineano gli esperti, è però necessario affrontare le disuguaglianze nell’accesso alle cure. “I progressi nelle terapie antiretrovirali e nella prevenzione – si legge nel paper – offrono strumenti potenti per affrontare l’epidemia di HIV. Tuttavia, il successo dipenderà dall’eliminazione delle barriere che limitano l’accesso alle cure per molte persone. Tra le priorità per il futuro vi sono la riduzione delle disparità nell’accesso alle cure e l’implementazione di terapie personalizzate per esigenze specifiche”. “Saranno inoltre necessari ulteriori approfondimenti – concludono gli autori – per la definizione di strategie terapeutiche mirate e più efficaci. Infine, per migliorare la qualità della vita delle persone con HIV saranno centrali la prevenzione e la gestione delle comorbidità, come obesità e malattie cardiovascolari”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).