Roma – Il prossimo anno sarà caratterizzato da una serie di sperimentazioni cliniche che daranno forma alla medicina. A riportarne 11 un approfondimento della rivista Nature Medicine, dedicato agli studi che potrebbero avere un notevole impatto sulla clinica e la medicina del 2025. “Questo elenco – afferma Ben Johnson, redattore senior della rivista – riflette le preoccupanti sfide sanitarie che il mondo dovrà affrontare nel 2025, con nuovi trattamenti e tecnologie che mirano a curare obesità, cancro, malnutrizione, cattiva salute mentale ed effetti del caldo estremo. Alcuni trattamenti non sono mai stati testati prima sugli esseri umani, mentre altri abbracciano la rivoluzione dell’intelligenza artificiale”. La salute mentale occupa un posto di rilievo nell’elenco di quest’anno, in particolare sotto forma di una sperimentazione clinica di un toolkit mobile per aiutare gli adolescenti nei paesi a basso e medio reddito. Progettato per aiutare i partecipanti ad autovalutare le proprie esigenze di salute mentale e a entrare in contatto con i propri coetanei, questo toolkit aiuterà anche i ricercatori a studiare le cause profonde della violenza comportamentale nei giovani. Un gruppo separato di ricercatori sta testando diversi modi per utilizzare prodotti a base di cannabidiolo (CBD), un estratto della pianta di cannabis, per trattare la psicosi in sperimentazioni cliniche che coinvolgono 30 siti in 11 paesi e un totale di mille partecipanti. Un chatbot di intelligenza artificiale pensato per aiutare le donne ad accedere agli screening per il cancro cervicale è stato sviluppato in seguito a una ricerca sull’uso degli smartphone tra le donne, con risultati che indicano che gli utenti dello strumento ne erano generalmente soddisfatti e hanno trovato risposte rapide alle loro domande. Un altro team sta studiando un approccio diverso allo screening del cancro al seno, attraverso una sperimentazione che coinvolge 53mila donne in sei paesi, metà delle quali sono associate al rischio di cancro al seno determinato tramite test del DNA. Un altro ambito importante è quello della nutrizione: il progetto Nutrition for Precision Health finanziato dagli Istituti nazionali di sanità degli Stati Uniti prevede di coinvolgere 8.000 adulti, che riporteranno informazioni relative all’alimentazione, la genetica, il microbioma, le abitudini di vita e la salute generale. Scopo della sperimentazione, quello di comprendere e prevedere come i vari modelli alimentari influenzino i parametri di salute. Similmente, il progetto ALIMUS studierà come l’orticoltura domestica di verdure in Kenya e Burkina Faso possa aiutare a colmare il divario nell’alimentazione per bambini e donne in età fertile poiché il cambiamento climatico riduce la disponibilità di nutrienti nei terreni. La rivista riporta poi il progetto PSMAddition, che coinvolge 1.126 pazienti e mira a studiare l’uso del lutezio-177, un farmaco che contiene materiale radioattivo, nel trattamento del cancro alla prostata. Un altro team sta valutando la capacità dei tetti freddi, ricoperti di un materiale altamente riflettente, di contrastare il caldo estremo. Questo progetto prevede 1.200 persone in Burkina Faso, in Africa occidentale. Da ultimo, il Beacon Trial sta valutando un nuovo tipo di terapia genica chiamata editing di base, che modificherà le cellule staminali ematopoietiche in pazienti con grave anemia falciforme. Sebbene un paziente in questo trial sia morto durante il trattamento, le prove non indicano che ciò sia dovuto al processo di editing di base e il trial è ancora in corso. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Nature:11 sperimentazioni che plasmeranno la medicina del 2025
(12 Dicembre 2024)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).