Roma – In un momento di difficoltà del Servizio sanitario nazionale (Ssn), la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) si impegna in un progetto di rifondazione della sanità territoriale: vuole prendere coscienza delle principali esigenze sanitarie e sociali della popolazione, ascoltare proposte e stimoli da tutti gli attori coinvolti e lanciare un progetto ad hoc. Questo è il messaggio che parte dal 41esimo congresso della Simg di Firenze. “È giunto il momento di elaborare una nuova proposta – evidenzia Claudio Cricelli, presidente emerito Simg – per un rilancio dell’efficacia e dell’efficienza della Medicina Generale e del suo protagonista, il medico di famiglia. Questi si caratterizza per il rapporto di reciproca fiducia con il paziente, elemento cardine a supporto delle cure di prossimità. L’esigenza di un cambiamento è sentita tanto dalle istituzioni quanto dai cittadini. Gli stessi medici la percepiscono e sono intenzionati a presentare una loro proposta. All’interno di questa riflessione, nel corso del 41° Congresso Nazionale della SIMG, abbiamo definito un’intesa, un protocollo di intenti, degli obiettivi condivisi con il Segretario del principale sindacato dei medici di famiglia italiani, Silvestro Scotti di Fimmg”. L’obiettivo della Simg è l’elaborazione di un progetto costruttivo. “Ci appelliamo a tutti i cittadini, alle forze politiche, a chi fosse interessato alla sopravvivenza del servizio sanitario di questo Paese per coinvolgerli in un processo di ristrutturazione”, sottolinea Cricelli, “In una prima fase, intendiamo acquisire dati e informazioni per delineare il funzionamento del Ssn, capire come si impiegano le risorse, definire come sarà nella medicina del futuro – continua – la presa in carico dei pazienti, che non significa solo curare le patologie, ma anche affrontare gli aspetti sociali che condizionano la vita delle persone. Questi dati economici, finanziari, clinici, demografici, sociali andranno a costruire un ‘Libro bianco’. Il libro Bianco si concentrerà sulla Sanità Territoriale all’interno dello scenario del SSN, analizzando e contenendo dati e riferimenti comparativi del nostro SSN e dei Sistemi Sanitari internazionali. Da questi dati oggettivi si svilupperà la seconda parte del lavoro, un’analisi di questi stessi dati per elaborare la nuova proposta della medicina generale”. E aggiunge: “La raccolta di questi dati strutturali dovrà avvenire entro l’estate del 2025. Nel secondo semestre del prossimo anno, forze politiche e associazioni avranno la possibilità di migliorarlo con consigli e proposte. Una volta giunti a una versione definitiva del Libro bianco, lo presenteremo: nei primi mesi del 2026 organizzeremo una conferenza della medicina generale e delle cure primarie, che non avrà come destinatari solo i medici di famiglia, ma anche le forze politiche, sociali, produttive. Ci stiamo aprendo a un confronto con tutti coloro che abbiano a cuore la sopravvivenza del Ssn”. (30Science.com)
Valentina Arcovio
I medici di famiglia lanciano un progetto per la riforma della sanità territoriale
(2 Dicembre 2024)
Valentina Arcovio