Roma – Sono i circuiti cerebrali a governare i comportamenti da dipendenze ed in questo processo un ruolo chiave avrebbero le sinapsi tetrapartite, una complessa struttura cellulare che include neuroni, astroglia e matrice extracellulare. È quanto dichiara Peter Kalivas, professore presso la Medical University, South Carolina (US), tra i massimi neuroscienziati esperti di dipendenze, in una intervista rilasciata al Genomic Press, pubblicata su Brain Medicine. Il professore prospetta anche lo sviluppo potenziale di nuovi farmaci per il trattamento di disturbi comportamentali. Il lavoro pionieristico del professor Kalivas sulla sinapsi tetrapartita ha dato nuove informazioni su come l’ambiente cellulare del cervello influenzi i comportamenti da dipendenza da sostanze e ha portato all’identificazione di nuovi bersagli terapeutici, oltre i tradizionali sistemi di neurotrasmettitori. Nel corso dei suoi studi Kalivas ha scoperto come l’astroglia e la matrice extracellulare, componenti spesso trascurate nella neuroscienza tradizionale, svolgano invece un ruolo cruciale nella regolazione dell’attività sinaptica, in particolare nelle regioni cerebrali associate alla ricompensa e alla dipendenza, note anche come sinapsi tetrapartita. “Il campo della neuroscienza sulla dipendenza si è evoluto ben oltre il semplice studio dei neurotrasmettitori”, spiega il dott. Kalivas, “consentendoci di capire, ad esempio, come l’intero ambiente cellulare attorno alle sinapsi contribuisca ai comportamenti di dipendenza. Ciò apre a possibilità di interventi terapeutici innovativi”. Gli approcci di ricerca utilizzati dal dottor Kalivas combinano tecniche molecolari all’avanguardia con nuovi modelli comportamentali, portando a scoperte fondamentali su come si sviluppano e persistono i disturbi da uso di sostanze e alla progettazione di strumenti di intervento tra cui algoritmi per la modellazione di comportamenti simili alla dipendenza. “Una volta identificati e raggruppati alcuni dei tratti più comuni”, prosegue l’esperto, “li abbiamo poi suddivisi in sottopopolazioni resilienti e vulnerabili con l’intento di isolare caratteristiche genetiche e trascrittomiche potenzialmente implicate nei disturbi da uso di sostanze”. Il lavoro di Kalivas su modelli comportamentali preclinici sta aprendo la strada ad approcci terapeutici più personalizzati, una direzione che potrebbe rivoluzionare la terapia della dipendenza, mentre il futuro della ricerca in quest’ambito sarà orientato alla comprensione di eventuali differenze individuali nella vulnerabilità ai disturbi da uso di sostanze. “La complessità della dipendenza”, ha concluso il professor Kalivas, “ci impone di pensare oltre gli approcci tradizionali e di considerare l’intero ambiente cellulare e molecolare del cervello”: a questo puntano i nuovi approcci terapeutici.(30Science.com)
30Science.com
I comportamenti da dipendenza da sostanze sono governati dai circuiti cerebrali
(17 Dicembre 2024)

30Science.com
Agenzia di stampa quotidiana specializzata su temi di scienza, ambiente, natura, salute, società, mobilità e tecnologia. Ogni giorno produciamo una rassegna stampa delle principali riviste scientifiche internazionali e quattro notiziari tematici: Scienza, Clima & Natura, Salute, Nuova Mobilità e Ricerca Italiana
contatti:
redazione@30science.com
+ 39 3492419582