Roma – Un composto chimico sempre più utilizzato per sostituire il TNT negli esplosivi ha un effetto dannoso e duraturo sulle piante. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’University of York e pubblicato su Nature Plants. Negli ultimi anni, il TNT ha iniziato a essere sostituito dal DNAN o 2,4-Dinitroanisole , ma fino ad ora si sapeva molto poco sull’impatto di questa sostanza sull’ambiente. I ricercatori dell’Università di York studiano l’impatto ambientale dell’esplosivo TNT da oltre un decennio. Hanno dimostrato che il composto chimico, utilizzato dai militari in tutto il mondo, rimane nelle radici delle piante, dove ne inibisce la crescita e lo sviluppo. Ora, nel nuovo studio, hanno anche dimostrato che il DNAN ha effetti simili al TNT, ma si accumula in tutta la pianta e rimane più a lungo. Il professor Neil Bruce, autore dello studio, ha affermato: “Analogamente al TNT, il DNAN reagisce con un enzima vegetale chiave, generando superossido reattivo, che è altamente dannoso per le cellule. Purtroppo il DNAN è però anche molto diverso dal TNT, poiché si accumula nelle parti fuori terra della pianta. Mentre le piante possono usare processi naturali per ridurre la tossicità del TNT, i nostri studi hanno scoperto che le piante sembrano non avere un modo naturale per combattere gli effetti tossici del DNAN, il che significa che persiste nella pianta ed è tossico a concentrazioni molto più basse”. I ricercatori avvertono che, poiché il DNAN è presente in tutta la pianta e non solo nell’apparato radicale, come nel caso del TNT, esiste un rischio maggiore che gli animali mangino la pianta contaminata, introducendo la tossina nella catena alimentare. In studi precedenti condotti dal team di York, erba geneticamente modificata è stata coltivata su terreni contaminati da esplosivi militari, il che ha permesso di degradare con successo i contaminanti a livelli non rilevabili nei tessuti vegetali, ma non esiste ancora un metodo per rimuovere o ridurre il DNAN. Si stima che negli Stati Uniti oltre 10 milioni di ettari di terreni militari siano contaminati da componenti di esplosivi e il governo statunitense stima che la bonifica delle munizioni inesplose nei soli poligoni di addestramento militare statunitensi costerà tra i 16 e i 165 miliardi di dollari. (30Science.com)