Roma – L’università di Miami ha avviato un progetto volto al ripristino delle barriere coralline della Florida, che sarà finanziato con 16 milioni di dollari (circa 15,1 milioni di euro) dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli USA. Il progetto vedrà in campo oltre all’ Università di Miami altri dieci partner: Mote Marine Laboratory, Nova Southeastern University, The Florida Aquarium, Phillip and Patricia Frost Museum of Science, Smithsonian Marine Station, The Reef Institute, Reef Renewal USA, SECORE International, Biscayne National Park e AECOM. In risposta all’ondata di calore marina senza precedenti del 2023, che ha provocato livelli record di sbiancamento dei coralli nella barriera corallina della Florida, i responsabili del progetto mirano a mettere in campo le migliori pratiche di ripristino dei coralli per migliorare la resilienza di questi ecosistemi marini vitali. Il progetto si svolgerà in più siti nel sud della Florida, tra cui le contee di Palm Beach, Broward, Miami-Dade e Monroe. “La barriera corallina della Florida sta affrontando una delle sue più grandi sfide e il nostro team è impegnato a sperimentare nuovi approcci per garantirne la sopravvivenza”, ha affermato Andrew Baker, responsabile del progetto. “Con il supporto della NOAA, intendiamo implementare approcci innovativi – che incorporino la scienza emergente negli sforzi di ripristino – progettati per migliorare la resilienza dei coralli agli oceani sempre più caldi”. Il progetto integrerà nuovi interventi volti ad aumentare la tolleranza al calore nei coralli, tra cui l’allevamento selettivo di coralli sopravvissuti all’evento di sbiancamento del 2023, l’incrocio di coralli corna d’alce in via di estinzione della Florida con coralli corna d’alce resilienti provenienti da fuori Florida, il condizionamento dei coralli neonati a temperature più calde e il loro approvvigionamento con alghe adattate al calore che li aiutino a resistere allo sbiancamento e l’uso di probiotici benefici per aiutare i coralli a gestire lo stress da calore. Concentrandosi sull’allevamento di popolazioni resilienti, il progetto aumenterà significativamente il numero di coralli resistenti al calore introdotti nell’ecosistema della barriera corallina ogni anno. L’iniziativa svilupperà e sfrutterà anche tecnologie innovative sviluppate attraverso ricerche precedenti, come nuovi materiali cementizi, idrogel e rivestimenti anti-alghe, per migliorare la sopravvivenza dei coralli e l’efficacia complessiva del ripristino. Oltre al ripristino ecologico, il progetto darà priorità anche alla sensibilizzazione e alla formazione, sottolineando l’impegno a lungo termine richiesto per un recupero di successo dei coralli. Attraverso programmi di coinvolgimento delle comunità presso il Frost Science Museum e iniziative di citizen science in sette contee, il progetto mira a promuovere la tutela degli oceani e a creare un sostegno pubblico per pratiche di ripristino sostenibile dei coralli. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Florida, al via progetto di rigenerazione delle barriere coralline
(28 Novembre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla