Roma – Più di 3000 patrimoni genetici di forme di vita di tutto il mondo sono stati già tracciati dai ricercatori, e la mappatura di tutte le sequenze di DNA presenti sul nostro Pianeta, considerata un tempo una impresa impossibile, ha ora guadagnato un certo abbrivio, ma sono ancora necessari miliardi di dollari per arrivare alla meta. E’ quanto emerge da un articolo di Science che fa il punto sull’ Earth BioGenome Project (EBP) – il progetto mondiale dedicato all’analisi del patrimonio genetico di tutte le forme di vita sulla Terra. Il progetto fu lanciato sei anni fa, in questo mese. Il suo obiettivo è quello di sequenziare i genomi di circa 1,67 milioni di piante, animali, funghi e altri microbi, essenzialmente tutti gli eucarioti noti. All’epoca del suo avvio si stimava che avrebbe richiesto 4,7 miliardi di dollari e 10 anni, portando però allo straordinario risultato di comprendere tutti i mattoni della vita sulla Terra e eventualmente modificarli a beneficio dell’umanità. Allo stato il progetto è ben lontano dall’aver raccolto i miliardi necessari ed è in ritardo di anni. Ma non è più una pura aspirazione, come hanno chiarito gli organizzatori in un incontro conclusosi la scorsa settimana. I suoi partner in tutto il mondo hanno finora sequenziato 3000 genomi, che abbracciano 1060 famiglie eucariotiche, e affermano di essere sulla buona strada per raggiungere 10.000 specie, l’obiettivo per la prima fase del progetto, entro il 2026. “Abbiamo raddoppiato il numero di genomi analizzati con questo sforzo negli ultimi 2 anni”, afferma uno degli architetti del progetto, il genomista Harris Lewin dell’Arizona State University, dove ha sede il segretariato dell’EBP. I responsabili del progetto ora sperano di raggiungere l’obiettivo di 1,67 milioni di specie entro il 2032, e per centinaia di milioni di dollari in meno rispetto a quanto previsto in passato, grazie alle velocità più elevate, ai costi inferiori e alla maggiore accuratezza del sequenziamento del DNA odierno. Attualmente si prevede che la fase 1 costerà 265 milioni di dollari, meno della metà della stima iniziale, e EBP afferma di avere abbastanza finanziamenti impegnati per coprire questa fase del lavoro, ottenuti dalla Francia, dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, dall’ente di beneficenza Wellcome del Regno Unito e da altri paesi, enti filantropici e fonti: un’azienda di metalli ha sborsato 25 milioni di dollari per sequenziare le specie brasiliane. Lewin e altri annunziarono lo schema di base dell’EBP in un incontro del 2017 : gli scienziati avrebbero iniziato sequenziando un membro di ciascuna delle circa 10.000 famiglie eucariotiche, che vanno dai lieviti e protisti a piante e animali più complessi. Quindi speravano di espandersi a 180.000 specie, una da ogni genere eucariotico e alla fine, entro un decennio, affrontare tutte le 1,67 milioni di specie. Quindici paesi hanno aderito rapidamente. Ma all’inizio, gran parte del lavoro di EBP si è svolto in grandi centri di sequenziamento come BGI in Cina e Wellcome Sanger Institute nel Regno Unito, che ha appena reso pubblico il suo 2000° genoma, una pianta d’acqua dolce originaria di Europa e Asia chiamata Myriophyllum alterniflorum (Myriophyllum alterniflorum) che è diventata invasiva in Nord America, ostruendo i corsi d’acqua. Ormai sono coinvolti scienziati di 28 paesi in sei continenti, e molti stanno eseguendo gran parte del sequenziamento all’interno dei loro confini, secondo Lewin. In totale, EBP ha 58 “affiliati”, alcuni dei quali sequenziano determinati gruppi tassonomici , altri si concentrano su specie locali e regionali e alcuni che selezionano specie in base a esigenze di conservazione o agricole. Ogni affiliato si presenta con i propri fondi e il proprio elenco di specie, affidandosi a EBP per stabilire standard di qualità del genoma, sviluppare protocolli di sequenziamento ed evitare duplicazioni di sforzi. Ad oggi, i sequenziatori associati a EBP stanno producendo circa 20 genomi eucariotici dettagliati a settimana. La produzione deve raggiungere rapidamente 67 di tali genomi a settimana per rispettare la scadenza della fase 1 del 2026 e 721 genomi a settimana per raggiungere la scadenza della fase 2 del 2030, calcola Lewin. Di conseguenza, uno degli obiettivi principali del progetto è sviluppare competenze genomiche e capacità di sequenziamento in più luoghi.(30Science.com)
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Mappatura dei DNA del Mondo, già tracciati 3000 genomi
(6 Novembre 2024)
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