Valentina Di Paola

Scoperta la mummia congelata di un gattino dai denti a sciabola, ha 37 mila anni

(19 Novembre 2024)

Roma – Per la prima volta, è stato analizzato il corpo in carne e ossa congelato di un esemplare di Homotherium latidens, una specie estinta di felidi dai denti a sciabola. A descriverlo sulla rivista Scientific Reports gli scienziati della Russian Academy of Sciences, dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Sakha (Yakutia), e della Novosibirsk State University, in Russia. Il team, guidato da Alexey Lopatin, ha analizzato i resti dell’animale conservati nel permafrost siberiano per 37 mila anni. Utilizzando la tomografia computerizzata e l’analisi morfologica, i ricercatori hanno esaminato cranio, dentatura e altre strutture scheletriche, confrontandole con quelle di cuccioli di leone moderni. I risultati hanno evidenziato tratti tipici dei felidi dai denti a sciabola, come denti affilati e robusti, muscoli del collo ipertrofici e zampe adattate alla neve.

Aspetto esterno delle teste di grandi cuccioli di felino di tre settimane, vista laterale destra: ( A ) Homotherium latidens (Owen, 1846), esemplare DMF AS RS, n. Met-20-1, mummia congelata, Russia, Repubblica di Sakha (Yakutia), bacino del fiume Indigirka, fiume Badyarikha; Pleistocene superiore; ( B ) Panthera leo (Linnaeus, 1758), esemplare ZMMU, n. S-210286; recente.

La carcassa, riportano gli esperti, presentava la testa, gli arti e la parte anteriore del corpo, racchiuso in un pezzo di ghiaccio. Scoperto nel 2020, vicino al fiume Badyarikha nella Siberia settentrionale, sopra il Circolo Polare Artico, questo esemplare sarebbe vissuto nel tardo Pleistocene, da 35.500 a 37.000 anni fa. Secondo le analisi degli studiosi, il cucciolo aveva circa tre settimane al momento del decesso. Il corpo, commentano gli autori, fornisce una notevole istantanea di uno dei predatori più pericolosi dell’era preistorica. Il felino era ricoperto da morbida pelliccia marrone, le labbra mostrano due file di baffi spezzati, mentre le zampe anteriori presentano chiaramente gli artigli ancora affilati e i cuscinetti sui palmi. Per molti anni, i paleontologi si sono interrogati sull’aspetto dei gatti e delle tigri dai denti a sciabola, finora studiati solo attraverso la documentazione fossile.

Mummia congelata di Homotherium latidens (Owen, 1846), esemplare DMF AS RS, n. Met-20-1, Russia, Repubblica di Sakha (Yakutia), bacino del fiume Indigirka, fiume Badyarikha; Pleistocene superiore: ( A ) aspetto esterno; ( B ) scheletro, TC, vista dorsale.

Questo ritrovamento fornisce importanti dettagli sull’anatomia dei tessuti molli della specie, ad esempio la forma delle orecchie, del muso, dei muscoli e delle zampe. L’Homotherium aveva un’anatomia simile ai leoni africani moderni, ma con corpi più corti e arti più lunghi. Le zampe di questi predatori erano molto larghe, probabilmente per facilitare lo spostamento nella neve profonda. Gli scienziati sono rimasti sorpresi dalla forma del collo, particolarmente robusto e largo oltre il doppio rispetto ai leoni moderni. “Per la prima volta – scrivono gli autori – è stato possibile studiare direttamente l’aspetto esteriore di un mammifero estinto senza analoghi moderni. Questa scoperta espande la conoscenza sull’adattamento degli Homotherium a climi estremi e suggerisce ulteriori ricerche sulla loro distribuzione e sul loro comportamento”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).