Valentina Di Paola

USA, circa 160 milioni di persone subiscono gli effetti indiretti di alcol e droghe

(21 Novembre 2024)

Roma – Negli Stati Uniti circa 160 milioni di persone potrebbero aver subito effetti collaterali negativi associati al consumo di alcol e droghe da parte di qualcun altro. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs, condotto dagli scienziati del Public Health Institute di Emeryville, in California. Il team, guidato da William Kerr, ha valutato i dati raccolti da un sondaggio nazionale somministrato a 7.800 adulti statunitensi. Stando a quanto emerge dall’indagine, il 34 per cento del campione ha dichiarato di aver subito danni e conseguenze negative dell’uso di alcol da parte di un’altra persona. Tra gli impatti più comuni, gli esperti riportano problemi coniugali e familiari, ricadute finanziarie, ma anche ferite e lesioni in incidenti stradali provocati da guida in stato di ebbrezza. Allo stesso tempo, riferiscono gli studiosi, il 14 per cento della coorte ha riportato di essere stato danneggiato dall’uso di marijuana, oppioidi o altre sostanze stupefacenti assunte da altri. In termini numerici, per estensione, secondo queste stime 113 e 46 milioni di americani potrebbero aver sofferto degli effetti indiretti associati rispettivamente all’uso di alcol e droghe da parte di terzi. “Queste abitudini sono ovviamente dannose per chi ne è dipendente – afferma Kerr – ma possono provocare anche conseguenze indirette e di vasta portata su altre persone, influenzando famiglie, relazioni e comunità. Abbiamo rilevato che i numeri relativi alle droghe sono significativamente più bassi rispetto a quelli associati all’alcol, e questo potrebbe dipendere in parte dalla natura e dalla diffusione delle due dipendenze, ma anche dalla struttura del sondaggio stesso”. Gli scienziati stanno progettando un secondo questionario più dettagliato sulle conseguenze associate alle singole tipologie di droghe. “I nostri risultati – conclude – evidenziano la necessità di migliorare l’accesso delle persone ai trattamenti mirati per l’abuso di sostanze. È fondamentale ridurre i rischi associati alle dipendenze, ad esempio implementando sistemi per impedire di guidare sotto l’effetto di sostanze”.  (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).