Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Più democrazia e meno corruzione portano più dottori in un Paese

(27 Novembre 2024)

Roma – Alti livelli di democrazia e bassi livelli di corruzione sono associati a un numero più alti di dottori residenti in un Paese. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Western University e pubblicato su PLOS Global Public Health. Per giungere a questo risultato gli autori hanno condotto una ricerca trasversale utilizzando un set di dati di livello globale legato al periodo dal 2020 al 2022. I dati hanno permesso agli studiosi di quantificare la densità dei medici per diversi Paesi (il numero di medici ogni 10.000 persone), oltre che il rapporto generalisti/specialisti e la percentuale di medici donne. Correlazioni parziali, analisi multivariata della varianza (MANOVA) e analisi univariata della varianza (ANOVA) sono state utilizzate per analizzare la relazione tra le variabili della forza lavoro e l’indice di democrazia (DI) e l’indice di percezione della corruzione (CPI). I dati provenienti da 134 paesi hanno mostrato una significativa associazione tra, da un lato, il DI e il CPI e dall’altro la densità dei medici. Nello specifico alti livelli del DI e bassi livelli del CPI portavano ai livelli maggiori di densità dei medici nelle singole nazioni. “I nostri risultati – spiegano gli autori – rafforzano direttamente l’enfasi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla buona governance come essenziale per lo sviluppo e il sostegno di una solida forza lavoro sanitaria. Dimostrando le associazioni significative tra la qualità della governance – in particolare democrazia e corruzione – e la distribuzione della forza lavoro sanitaria, questo studio fornisce supporto empirico alle raccomandazioni dell’OMS sull’importanza della trasparenza e della partecipazione pubblica nel rafforzamento dei sistemi sanitari. Questi principi di governance, come delineati dall’OMS, sono cruciali non solo per migliorare i risultati sanitari, ma anche per garantire un’equa distribuzione degli operatori sanitari, che è fondamentale per raggiungere la copertura sanitaria universale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla