Lucrezia Parpaglioni

Le persone meno abbienti sono percepite come inaffidabili in tutte le culture

(11 Novembre 2024)

Roma– È uno stereotipo diffuso collegare la ricchezza economica all’affidabilità, in più culture. Lo rivela una ricerca, guidata da Mélusine Boon-Falleur, del Center for Research on Social Inequalities presso Sciences Po di Parigi, pubblicata su Social Psychological and Personality Science. I risultati mostrano che gli individui con meno risorse materiali sono costantemente considerati meno affidabili. Lo studio, condotto in otto paesi, tra cui Brasile, Colombia, Repubblica Democratica del Congo, India, Francia, Nigeria, Filippine e Regno Unito, ha utilizzato un metodo innovativo per svelare gli stereotipi evitando al contempo i pregiudizi di desiderabilità sociale. “Le persone con meno risorse sono sistematicamente percepite come meno affidabili in tutto il mondo, anche tra gli individui che hanno meno risorse”, ha detto Boon-Falleur. Questa ricerca contribuisce alla discussione accademica più ampia evidenziando l’importanza del panorama socioeconomico nel plasmare gli stereotipi, insieme a noti attributi demografici come genere, età o razza. Le implicazioni di queste scoperte sono di vasta portata. “Divenendo consapevoli di questo stereotipo, le persone potrebbero provare a superare questo pregiudizio o a mettere in atto programmi nella loro organizzazione per contrastarlo”, ha spiegato Boon-Falleur. “Per le persone con situazioni economiche basse, rendersi conto che potrebbero essere percepite come meno affidabili potrebbe spiegare certi atteggiamenti o comportamenti nei loro confronti”, ha proseguito Boon-Falleur. Nel contesto degli attuali eventi mondiali, la ricerca suggerisce che l’approfondimento delle disuguaglianze sociali nei paesi occidentali potrebbe portare a una diminuzione della fiducia sociale con l’aumento dei tassi di povertà. Inoltre, potrebbe anche far luce sui modelli di discriminazione contro determinati gruppi di migranti. “La principale rappresentazione errata di questi risultati sarebbe affermare che gli individui con meno risorse sono in realtà meno affidabili, piuttosto che gli individui con meno risorse sono percepiti come meno affidabili”, ha sottolineato Boon-Falleur. “Ad oggi, non ci sono prove scientifiche che dimostrino sistematicamente che gli individui con meno risorse siano meno affidabili”, ha aggiunto Boon-Falleur. Uno degli aspetti più sorprendenti dello studio è l’universalità di questi stereotipi. “Spesso, tendiamo a pensare che i paesi altamente capitalisti o solo i paesi occidentali abbiano stereotipi negativi verso certi gruppi; tuttavia, ciò che abbiamo scoperto nel nostro studio è che in tutti i paesi esaminati, compresi luoghi come Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, tali stereotipi esistono”, ha evidenziato Boon-Falleur. “La ricerca futura esplorerà la malleabilità di questi stereotipi e le loro potenziali implicazioni comportamentali”, ha annunciato Boon-Falleur. “I risultati dello studio aprono nuove strade per comprendere e affrontare i pregiudizi socioeconomici nella fiducia interpersonale su scala globale”, ha concluso Boon-Falleur. (30Science.com)

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.