Valentina Di Paola

La schizofrenia è associata a un’attività cerebrale distinta

(7 Novembre 2024)

Roma – Le persone affette da schizofrenia mostrano un’attività cerebrale distinta quando si trovano di fronte a informazioni contrastanti. A questo risultato giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine, condotto dagli scienziati della Tufts University School of Medicine e della Vanderbilt University School of Medicine. Il team, guidato da Michael Halassa e Neil Woodward, ha misurato l’attività delle cellule tra le regioni cerebrali coinvolte in alcuni processi funzionali. Da diversi decenni, spiegano gli esperti, è stato ipotizzato che alcuni sintomi della schizofrenia, come il saltare a conclusioni affrettate e la difficoltà ad adattarsi a nuove informazioni, possano essere collegati a una scarsa comunicazione tra la corteccia e il talamo cerebrale. In questo lavoro, gli studiosi hanno dimostrato che le persone con schizofrenia generano distinti schemi neurali quando viene chiesto loro di prendere decisioni basate su informazioni contrastanti. Lo studio offre uno dei primi test biologici per valutare l’inclinazione di una persona a un pensiero inflessibile e, monitorando i cambiamenti in questi schemi, un nuovo modo per misurare se i trattamenti stanno funzionando. “Come esseri umani – afferma Woodward – prendiamo generalmente decisioni di natura gerarchica, per cui spesso dobbiamo tenere conto della disinformazione a diversi livelli. In caso di schizofrenia questi schemi vengono interrotti”. Nel corso dell’evoluzione, il cervello umano ha sviluppato dei modi per attribuire una valenza gerarchica alle informazioni più o meno rilevanti. “Per fare un esempio – spiegano gli autori – potremmo restare delusi da una cena nel nostro ristorante preferito: quasi sicuramente penseremmo che si tratti di un caso e la brutta esperienza non ci impedirebbe di tornare. Una persona con schizofrenia, non sarebbe in grado di valutare che tutte le esperienze precedenti sono state positive e potrebbe decidere di non tornare a quel ristorante”. Studi sugli animali hanno dimostrato che questo comportamento è guidato da deficit nel modo in cui la parte del proencefalo responsabile di dare un senso a input complessi (la corteccia prefrontale dorsolaterale) interagisce con una regione sottocorticale associata alla risoluzione dei conflitti e al processo decisionale (il talamo mediodorsale). Il gruppo di ricerca ha coinvolto 40 partecipanti, neurotipici e schizofrenici, a cui è stato chiesto di scegliere la posizione di un bersaglio sulla base di una sequenza di indizi più o meno conflittuali. Per le persone neurotipiche, le prestazioni sono state piuttosto soddisfacenti, anche in caso di conflitto elevato. Al contrario, gli individui schizofrenici commettevano molti più errori in caso di livelli anche moderati di conflitto. “Questi risultati sono correlati ai deficit del talamo e della corteccia frontale – conclude Anna Huang, altra firma dell’articolo – siamo riusciti a notare tale discrepanza nelle letture dell’attività cerebrale. Nei prossimi step, speriamo di replicare i risultati con una gamma più ampia di soggetti”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).