Roma – I bambini che crescono nelle fattorie o nelle case insieme agli animali domestici sono associati a un rischio inferiore di sviluppare allergie, perché il loro microbioma intestinale si sviluppa con più agenti anaerobici. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Università di Göteborg, in Svezia. Il team, guidato da Annika Ljung, Monica Gio-Batta, Bill Hesselmar e Ingegerd Adlerberth, ha analizzato i campioni fecali di 65 neonati della regione sud-occidentale della Svezia, 28 dei quali provenienti da famiglie di agricoltori e 40 con animali domestici in casa. Nell’ambito dell’indagine, gli autori hanno raccolto campioni fecali in nove occasioni, fino all’età dei 18 mesi dei bambini. I ricercatori hanno analizzato il microbiota intestinale utilizzando colture batteriche quantitative, concentrandosi su gruppi batterici chiave come Bifidobacterium, Bacteroides, Lactobacillus e Clostridioides difficile Sono stati inoltre registrati dati relativi a modalità di parto, alimentazione e contesto familiare. I risultati evidenziano che i bimbi cresciuti in fattorie presentano un microbiota intestinale più avanzato, con una maggiore presenza di batteri anaerobi come i Bifidobacterium e i Bacteroides e una ridotta colonizzazione da Clostridioides difficile. Questo effetto, sostengono gli esperti, potrebbe essere attribuito alle differenze nello sviluppo del microbiota intestinale nei primi mesi di vita. Anche la convivenza con animali domestici è stata associata a una colonizzazione precoce del microbiota da parte di batteri benefici. I dati sono stati analizzati con modelli statistici per controllare variabili come il genere, l’allattamento e la familiarità con le allergie. “Le nostre scoperte – sottolinea Ljung – suggeriscono che l’esposizione precoce a un ambiente ricco di microbi potrebbe favorire lo sviluppo di un microbiota intestinale più maturo e, di conseguenza, proteggere dallo sviluppo di allergie”. Saranno comunque necessari ulteriori approfondimenti su coorti più ampie e variegate, per confermare queste associazioni e approfondire i meccanismi biologici coinvolti. Tra gli obiettivi futuri vi è l’indagine sull’influenza di diete specifiche e altri fattori ambientali sul microbiota intestinale e sul rischio di allergie”. (30Science.com)

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Crescere con gli animali domestici riduce il rischio di allergie
(27 Novembre 2024)

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