Roma – Un’analisi più approfondita e integrata dei microclimi locali è essenziale per combattere il cambiamento climatico. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Università di Exeter e pubblicato su Frontiers in Science. Lo studio ha evidenziato una serie di indizi emergenti di cambiamenti climatici a livello locale che probabilmente si verificheranno nel corso di questo secolo, dall’equatore ai poli. Nelle regioni tropicali e subtropicali, si prevede che cambiamenti drastici nelle precipitazioni alterino significativamente l’intensità dei monsoni, con conseguenti impatti sociali sostanziali. I sistemi monsonici, fondamentali per l’agricoltura, influenzano direttamente miliardi di persone. Circa il 60 per cento della popolazione mondiale risiede nelle regioni monsoniche dell’emisfero settentrionale, dove la stagione monsonica estiva può fornire fino all’80 per cento delle precipitazioni annuali. Con la diminuzione delle emissioni di aerosol e l’aumento dei gas serra, si prevede che i monsoni diventeranno più intensi, con conseguenti potenziali inondazioni, frane e rese agricole ridotte. Alle medie latitudini, i modelli climatici ad alta risoluzione indicano un potenziale rafforzamento delle traiettorie delle tempeste verso l’Europa nord-occidentale, aumentando il rischio di condizioni meteorologiche estreme. “L’aumento delle precipitazioni monsoniche e la variabilità delle precipitazioni durante le tempeste possono portare a siccità in alcune regioni e a forti venti e inondazioni in altre, con conseguenti impatti devastanti sull’agricoltura, sulle infrastrutture essenziali e sulla salute generale delle comunità”, ha affermato la coautrice Vikki Thompson, del Koninklijk Nederlands Meteorologisch Instituut, Paesi Bassi. Nelle regioni polari, le proiezioni mostrano che una frazione maggiore di precipitazioni cadrà sotto forma di pioggia piuttosto che di neve, accelerando potenzialmente lo scioglimento dei ghiacci e amplificando l’innalzamento del livello del mare. Questa transizione mette a rischio le comunità costiere in tutto il mondo. Inoltre, i cambiamenti ai poli non sono limitati a quelle regioni. L’amplificazione polare, che si riferisce al fenomeno per cui i poli si riscaldano più velocemente del resto del pianeta, può influenzare i modelli meteorologici alle medie latitudini, alterando potenzialmente i percorsi delle tempeste. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Per affrontare il climate change bisogna analizzare i microclimi locali
(1 Ottobre 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla