Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Gli alberi Marri possono salvare gli impollinatori

(25 Ottobre 2024)

Roma – Gli alberi Marri sono fondamentali per la sopravvivenza di oltre 80 specie di api autoctone nella regione sud-occidentale dell’Australia Occidentale, uno degli hotspot di biodiversità più ricchi del mondo, e anche uno dei più minacciati. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Curtin University e pubblicato su Pacific Conservation Biology. L’autore principale, il dott. Kit Prendergast, ricercatore associato presso la Curtin School of Molecular and Life Sciences, ha affermato che lo studio ha identificato il Marri ( Corymbia calophylla) , originario del sud-ovest e dichiarato specie “quasi a rischio” nel 2019, come un fornitore fondamentale di cibo per le api autoctone e sostenitore dell’ecosistema della regione. “I risultati secondo cui questi alberi sostengono almeno 81 specie diverse di api bottinatrici nel sud-ovest evidenziano il loro straordinario ruolo nella sopravvivenza delle popolazioni di api autoctone, in particolare verso la fine dell’estate, quando la maggior parte delle altre piante ha smesso di fiorire”, ha affermato il dott. Prendergast. “Le api autoctone nel sud-ovest dell’Australia Occidentale sono numerose e incredibilmente diversificate e molte dipendono fortemente dalle piante autoctone come la Marri per il cibo. Gli alberi Marri forniscono nettare e polline vitali, soprattutto in un periodo in cui poche altre piante sono in fiore. Per molte specie di api, il Marri è spesso l’unica fonte di cibo disponibile in questo periodo dell’anno. Inoltre, questo albero non solo fornisce fonti di cibo per le api autoctone, ma anche risorse per la nidificazione, con specie osservate che nidificano in piccoli buchi e tra le radici, e la sua abbondante linfa rossa iconica viene utilizzata dalle api Megachilidae per sigillare i loro nidi”. Il dott. Prendergast ha affermato che la ricerca fornisce nuove prove a sostegno dell’idea che alcune specie, come l’albero Marri, fungano da “specie chiave” o “specie calamita”, che svolgono un ruolo particolarmente cruciale nel mantenimento della biodiversità. “Il Marri è una risorsa vitale per le api autoctone, fungendo da ancora di salvezza durante i periodi critici in cui altre piante si seccano”, ha affermato il dott. Prendergast. “I risultati indicano l’urgente necessità di proteggere gli alberi Marri da minacce quali disboscamento, attività mineraria, incendi, malattie, agricoltura e sviluppo urbano e industriale, perché senza questo albero, molte specie di api autoctone farebbero fatica a sopravvivere”. Lo studio ha anche rivelato che gli alberi Marri sono spesso la principale, se non l’unica, specie vegetale visitata da queste api durante tutto l’anno, il che li rende indispensabili nell’ecosistema locale, e sottolinea l’importanza di preservare questa specie, non solo per le api, ma anche per la salute del paesaggio in genere. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla