Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Allevati coralli più resistenti al calore

(14 Ottobre 2024)

Roma – Coralli allevati con maggiore resistenza al calore: è quanto ottenuto da un team di ricercatori guidati dall’Università di Newcastle, che ha pubblicato propri risultati su Nature Communications. Lo studio documenta il primo tentativo al mondo di allevare selettivamente coralli adulti per una maggiore tolleranza al calore. Lo sforzo di allevamento è stato un successo, dimostrando che è possibile migliorare la tolleranza al calore della prole di coralli adulti, anche in una singola generazione. Tuttavia, il miglioramento è stato modesto se rapportato alle future ondate di calore marino previste in ragione del cambiamento climatico. Gli autori sottolineano che le rapide riduzioni delle emissioni globali di gas serra sono un requisito assoluto per mitigare il riscaldamento e dare ai coralli l’opportunità di adattarsi. “Questo lavoro dimostra che l’allevamento selettivo è fattibile ma non è una soluzione miracolosa e che sono necessarie ulteriori ricerche per massimizzare i risultati dell’allevamento”, afferma l’autore principale dello studio, Liam Lachs, ricercatore associato post-dottorato presso la Newcastle University. L’allevamento selettivo è stato praticato dagli esseri umani per migliaia di anni per produrre animali e piante con caratteristiche desiderabili. Ora viene considerato uno strumento per la conservazione della natura, in particolare per le barriere coralline. Questi ecosistemi marini sono in prima linea negli impatti del cambiamento climatico, poiché i coralli costruttori di barriere coralline sono altamente sensibili alle ondate di calore marine. Queste possono innescare eventi di sbiancamento e mortalità di massa dei coralli che hanno già portato a notevoli cali delle barriere coralline a livello globale. Gli esperti hanno condotto prove di allevamento selettivo per due diverse caratteristiche: la tolleranza a una breve esposizione al calore intenso (10 giorni, raggiungendo +3,5°C) o un’esposizione meno intensa ma a lungo termine, più tipica delle ondate di calore marine naturali (1 mese, raggiungendo +2,5°C). Il team ha scoperto che la selezione di colonie parentali per un’elevata tolleranza al calore piuttosto che per una bassa tolleranza al calore ha aumentato la tolleranza della prole adulta. Questo risultato è stato valido per la risposta a esposizioni sia di 10 giorni che di 1 mese(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla