Roma – Le mosche maschio con peduncoli oculari più corti, considerate meno attraenti dalla popolazione femminile, possono compensare tale carenza attuando comportamenti più aggressivi nei confronti degli altri maschi. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Ethology, condotto dagli scienziati della State University of New York. Il team, guidato da Josephine Reinhardt, ha osservato il comportamento delle mosche Diopsidae in relazione alle dimensioni dei loro peduncoli oculari. In questa specie, spiegano gli esperti, i peduncoli oculari più lunghi attraggono le femmine, e generalmente la popolazione maschile dotata di estremità più corte non è propensa a combattere per trovare una potenziale compagna. Sono stati identificati due diversi tipi di cromosomi X negli insetti: quello che porta la mutazione per i peduncoli oculari corti è un driver meiotico, e pertanto è più probabile che venga trasmesso, come un carattere dominante. Era stato ipotizzato che si sarebbe perso con il tempo, per via della selezione sessuale. Invece, le mosche con peduncoli più corti sono sopravvissute nel tempo. Per indagare i meccanismi alla base di queste dinamiche, gli autori hanno utilizzato popolazioni di mosche che trasportano entrambi i tipi di cromosoma X, con peduncoli lunghi e corti, filmando e analizzando il loro comportamento. Il nuovo lavoro suggerisce che la caratteristica non desiderabile potrebbe essere compensata da una maggiore aggressività. “I cromosomi X nelle Diopsidae – spiega Reinhardt – sono molto interessanti, perché rappresentano un esempio di come parti del codice genetico possono manifestarsi in modo fine a se stesso, pur avendo un impatto su così tante sfumature della biologia degli animali. Nel caso di queste formiche, anche il loro comportamento viene influenzato dall’espressione del gene associato ai peduncoli più corti”. I ricercatori riportano che i comportamenti aggressivi erano più comuni in caso di mosche con dimensioni simili, e specialmente tra insetti con il cromosoma X driver. “Se un maschio con cromosoma driver combatte un esemplare con peduncoli simili – sottolinea Reinhardt – è più aggressivo. Questo potrebbe spiegare perché le mosche con peduncoli oculari corti riescono comunque ad accoppiarsi. Sebbene la competitività possa essere pericolosa, potrebbe quindi contribuire a dare alle mosche l’opportunità di accoppiarsi e controbilanciare, almeno in parte, la selezione sessuale”. “Nei prossimi step – conclude – speriamo di condurre uno studio più ampio per testare specificamente l’aumento del comportamento ad alta intensità che abbiamo visto in questo piccolo campione. Allo stesso tempo, sarà opportuno osservare questi comportamenti sul campo e l’effetto del cromosoma X driver nelle femmine”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Per le mosche, l’aggressività può compensare le dimensioni
(23 Ottobre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).