Valentina Di Paola

Le formiche praticano agricoltura da 66 milioni di anni

(3 Ottobre 2024)

Roma – Le colonie di formiche hanno iniziato a coltivare i funghi quando 66 milioni di anni fa un asteroide ha colpito il pianeta, probabilmente ponendo fine alla vita dei dinosauri. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati del National Museum of Natural History dello Smithsonian. Il team, guidato da Ted Schultz, ha analizzato i dati genetici di centinaia di specie di funghi e formiche per creare alberi evolutivi dettagliati. Quando gli esseri umani iniziarono a coltivare colture migliaia di anni fa, spiegano gli esperti, molti animali avevano già avviato pratiche simili da millenni. Grazie a un approccio combinato, i ricercatori hanno sviluppato una cronologia evolutiva dell’agricoltura delle formiche, individuando il momento in cui gli insetti avrebbero iniziato a coltivare funghi.

Un’operaia che coltiva funghi di grado inferiore, appartenente alla rara specie di formica Mycetophylax asper , raccolta a Santa Catarina, in Brasile, nel 2014, nel suo giardino di funghi. Quasi 250 specie diverse di formiche nelle Americhe e nei Caraibi coltivano funghi. I ricercatori organizzano queste formiche in quattro sistemi agricoli in base alle loro strategie di coltivazione. Credits Don Parsons

 

“Le formiche praticano l’agricoltura e la coltivazione di funghi da molto prima che la specie umana emergesse – commenta Schultz – potremmo imparare qualcosa dai successi di questa specie così operosa”. Attualmente, continuano gli studiosi, quasi 250 specie di formiche nelle Americhe e nei Caraibi coltivano funghi: alcune raccolgono pezzi di vegetazione fresca per fornire sostentamento alle muffe, che di rimando coltivano cibo per le formiche chiamato gongylidia. Nel corso di 35 anni, i ricercatori hanno raccolto migliaia di campioni genetici da tutti i tropici, che sono stati utilizzati per sequenziare i dati genetici di 475 specie di funghi e 276 specie diverse di formiche. Gli scienziati hanno quindi realizzato degli alberi evolutivi dei due gruppi. Il confronto dei dati ha permesso agli autori di determinare che funghi e formiche sono intrecciati da 66 milioni di anni, più o meno da quando si verificò la collisione con l’asteroide alla fine del periodo Cretaceo.

Credit Karolyn Darrow.

L’impatto, sostengono gli esperti, riempì l’atmosfera di polvere e detriti, che bloccarono il sole e impedirono la fotosintesi per anni, il che provocò l’estinzione di massa della metà delle forme di vita vegetali sulla Terra, ma pose le condizioni ideali per la proliferazione dei funghi. Le formiche si nutrirono di queste specie fino a quando, circa 27 milioni di anni fa, svilupparono un’agricoltura superiore. In quel periodo, un clima in rapido raffreddamento trasformò gli ambienti in tutto il mondo. In Sud America, habitat più secchi come savane boscose e praterie fratturarono ampie fasce di foreste tropicali umide. Quando gli insetti portarono i funghi fuori dalle foreste umide in aree più secche, li isolarono dalle loro popolazioni selvatiche ancestrali, favorendo la differenziazione genetica e rendendoli dipendenti dalle colonie. “Le formiche hanno coltivato i funghi – conclude Schultz – con le stesse tecniche utilizzate dagli esseri umani per le prime coltivazioni. È davvero curioso e straordinario vedere quanto ingegnosamente questi piccoli insetti siano stati in grado di interagire con i funghi”. (30Science.com)

 

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).