Valentina Di Paola

C’è vita sotto i fondali marini del Pacifico

(15 Ottobre 2024)

Roma –  Presso le sorgenti idrotermali nella dorsale del Pacifico orientale lo spazio al di sotto del fondale marino brulica di vita. A riportare questa entusiasmante scoperta sulla rivista Nature Communications gli scienziati dell’Università di Vienna e del Royal Netherlands Institute for Sea Research (NIOZ). Il team, guidato da Monika Bright e Sabine Gollner, ha analizzato gli habitat che si trovano nelle profondità dell’oceano. Il luogo considerato, spiegano gli esperti, è una dorsale vulcanica attiva situata dove due placche tettoniche si incontrano sul fondale dell’Oceano Pacifico.

Questa zona è ricca di sorgenti idrotermali, aperture nel fondale marino che si formano nel punto in cui il mare incontra il magma al di sotto della crosta terrestre. A bordo della nave da ricerca Falkor (too) dello Schmidt Ocean Institute, gli scienziati hanno intrapreso una serie di immersioni in un sito di sorgenti idrotermali situato a 2.515 m di profondità sulla dorsale del Pacifico orientale utilizzando il veicolo a comando remoto SuB-astian. Le sezioni della crosta del fondale marino sono state analizzate utilizzando i bracci del veicolo. I ricercatori hanno scoperto cavità calde e piene di fluido abitate da varie specie precedentemente trovate solo sul fondale marino, tra cui vermi tubicoli giganti e animali mobili come vermi e lumache. Gli autori ipotizzano che le larve di queste specie potrebbero stabilirsi in questi habitat sottomarini, indicando una complessa connettività tra il fondale e gli ecosistemi sottomarini. La scoperta di habitat animali nel fondale sottomarino della crosta terrestre, la cui estensione è attualmente sconosciuta, concludono gli esperti, accresce l’urgenza di misure di protezione contro potenziali futuri cambiamenti ambientali.(30Science.com)

 

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).