Roma – Un farmaco semisintetico derivato dalla sanguinarina, un composto naturale, potrebbe rappresentare una promettente alternativa contro la tubercolosi. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Microbiology Spectrum dell’American Society for Microbiology, condotto dagli scienziati dell’Università della British Columbia. Il team, guidato da Jim Sun, ha valutato l’efficacia di un approccio a base di composti naturali contro il Mycobacterium tuberculosis, l’agente patogeno responsabile della tubercolosi. Il composto, riportano gli autori, fornisce una promettente impalcatura chimica per sviluppare nuovi potenti farmaci antitubercolari. La tubercolosi, spiegano gli esperti, rappresenta la principale causa di decesso per malattie batteriche a livello mondiale. Gli attuali regimi antibiotici per il trattamento della condizione richiedono cicli molto lunghi e possono favorire la farmacoresistenza. La sanguinarina, continuano gli studiosi, è un composto naturale, un alcaloide estratto da una pianta erbacea da fiore originaria del Nord America, spesso utilizzato nella medicina tradizionale e alternativa. Il gruppo di ricercatori ha riprogettato la sanguinarina utilizzando i principi della chimica farmaceutica per produrre un composto antibatterico più potente con una tossicità ridotta. Il principio attivo risultante, BPD-9, è stato testato in un modello preclinico e in un modello murino, rivelandosi efficace nel contrastare i ceppi di M. tuberculosis resistenti a tutti gli antibiotici impiegati nella pratica clinica. “I nostri risultati – afferma Sun – mostrano una nuova entità chimica che ha proprietà uniche nel combattere il Mycobacterium tuberculosis. Questi dati potrebbero rivelarsi particolarmente importanti nella lotta contro le infezioni polmonari mortali causate da micobatteri non tubercolari, notoriamente resistenti alla maggior parte degli antibiotici”.(30Science.com)
Valentina Di Paola
Sviluppato un nuovo farmaco anti-tubercolosi
(3 Ottobre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).