Roma – L’abolizione dei cambi di ora semestrali e il ripristino dell’ora solare permanente potrebbe ridurre il rischio di effetti negativi sui ritmi circadiani. A sostenerlo la British Sleep Society, che ha pubblicato una dichiarazione di posizione sul Journal of Sleep Research per rendere noti i risultati della revisione. I ricercatori, guidati da Eva Winnebeck, hanno valutato le prove e le evidenze scientifiche a favore e contrarie al cambio tra ora legale e solare. Il sonno, spiegano gli esperti, è fondamentale per la salute e il benessere, e i cambiamenti forzati associati al cambio dell’ora possono interferire negativamente con la regolazione del sonno. “Spesso non ci si rende conto dell’impatto che il cambio dell’ora può avere – afferma Winnebeck – ma l’organismo risente notevolmente di queste pratiche. La luce naturale del giorno al mattino è fondamentale per mantenere un allineamento dei nostri orologi biologici con il ritmo circadiano, legato alla salute in generale”. “Istituire l’ora solare permanente potrebbe ridurre il rischio di influenzare negativamente il ciclo del sonno – conclude Malcolm von Schantz, della Northumbria University – altre società si sono pronunciate a favore dell’abolizione del cambio dell’ora, ma questa è la prima dichiarazione pubblicata nel Regno Unito. La posizione e l’orientamento unici dell’isola devono essere considerati, dato che l’ora legale presenta notevoli svantaggi per le persone che abitano a nord e ovest di Londra”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
La British Sleep Society promuove l’ora solare permanente nel Regno Unito
(24 Ottobre 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).