Valentina Di Paola

Gli ospedali carenti di personale hanno tassi di infezione più elevati

(10 Ottobre 2024)

Roma – Le strutture ospedaliere caratterizzate da livelli inadeguati di personale addetto alla prevenzione e al controllo delle complicazioni sono associate a un rischio maggiore di infezioni e decessi. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sull’American Journal of Infection Control, condotto dagli scienziati dell’Association for Professionals in Infection Control and Epidemiology Center for Research, Practice & Innovation. Il team, guidato da Rebecca Bartles, ha sviluppato un nuovo calcolatore online con un algoritmo predittivo, finalizzato a fornire raccomandazioni specifiche per ogni struttura in merito al personale addetto alla prevenzione delle infezioni. I programmi di prevenzione e controllo delle infezioni con livelli di personale inferiori alle aspettative, riportano gli esperti, erano associati a tassi significativamente più elevati di infezioni del torrente ematico associate alla cateterizzazione centrale (CAUTI), infezioni del tratto urinario legate alla cateterizzazione, infezioni da Clostridioides e infezioni del sito chirurgico del colon. Nello specifico, gli scienziati riportano che il 25 per cento delle strutture con carenze di organico mostrava tassi maggiori di infezioni CAUTI, contro il sette per cento osservato negli ospedali con personale adeguato. Nell’ambito dell’analisi, sono stati considerati 390 ospedali, e secondo la piattaforma, il 79,2 per cento presentava carenze di personale. “Il nostro strumento – afferma Bartles – potrebbe coadiuvare gli ospedali a destinare risorse specifiche per mantenere pazienti e operatori sanitari al sicuro. Nei prossimi step, cercheremo di aggiornare il calcolatore per nuove categorie, in modo da rendere disponibile una versione beta alle comunità sanitarie”. “Questo calcolatore – conclude Tania Bubb, presidente APIC 2024 – sarà essenziale per garantire che le strutture sanitarie possano puntare a numeri di personale adeguati alle esigenze specifiche di reparto”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).