Valentina Di Paola

Anche i cervi diventano meno socievoli con l’età

(30 Ottobre 2024)

Roma – I cervi, così come gli esseri umani, tendono a mostrare comportamenti meno socievoli in età avanzata, per ridurre il rischio di contrarre malattie, mentre i passeri domestici anziani si isolano dal proprio gruppo. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Philosophical Transactions of the Royal Society, condotto dagli scienziati dell’Università di Leeds. Il team, guidato da Josh Firth, ha analizzato 16 lavori precedenti volti a valutare le alterazioni nel comportamento animale durante l’invecchiamento. Molte specie, spiegano gli esperti, rispondono in modo diverso all’età che avanza. Monitorando una mandria selvatica nell’isola scozzese di Rum, i ricercatori hanno scoperto che le femmine di cervo rosso diventano meno socievoli, riducendo la competizione e il rischio di infezioni parassitarie. “Il processo di isolamento noto come invecchiamento sociale è stato spesso considerato un fattore negativo – osserva Firth – eppure, il nostro lavoro suggerisce che questo atteggiamento potrebbe anche portare dei benefici agli esemplari più anziani, e quindi più fragili. Le popolazioni animali, in effetti, rappresentano un’occasione unica per considerare le regole fondamentali su come l’invecchiamento possa plasmare le società”. “Invecchiare è un processo universale – aggiunge Greg Albery del Trinity College di Dublino – e tutti gli animali vivono in un contesto sociale, per cui questi risultati possono avere delle implicazioni di vasta portata. Comprendere la diversità dell’invecchiamento nelle diverse specie potrebbe far luce sui meccanismi che governano anche la nostra società”. Anche il comune passero domestico, invecchiando, riduce le dimensioni della propria rete sociale. Gli studiosi ipotizzano che ciò possa essere legato al fatto che gli amici nella cerchia dei singoli esemplari muoiono e gli uccelli anziani potrebbero trovare troppo faticoso stringere nuove amicizie. Allo stesso tempo, i benefici delle connessioni sociali potrebbero essere inferiori rispetto a quanto avviene negli esemplari più giovani. L’insieme dei lavori analizzati dimostra che gli effetti sociali dell’invecchiamento rappresentano un fenomeno biologico molto generale, che si estende persino ai moscerini della frutta. Uno degli studi considerati ha infatti dimostrato che l’ambiente sociale di questi insetti può avere un’influenza notevole sulla vita e l’invecchiamento. “I sistemi animali – conclude Firth – sono ormai ampiamente considerati idonei a sviluppare la nostra comprensione fondamentale dell’invecchiamento delle società”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).