Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Se la lotta al climate change diviene una causa patriottica mette d’accordo destra e sinistra

(10 Settembre 2024)

Roma – Per mettere d’accordo destra e sinistra sulla lotta al cambiamento climatico, almeno negli USA, bisogna spingere sul patriottismo. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla New York University e pubblicato su PNAS. “Inquadrare l’azione per il cambiamento climatico come un modo per proteggere e preservare i valori patriottici e gli stili di vita familiari può migliorare la consapevolezza climatica e motivare l’azione in tutto lo spettro politico americano”, afferma Katherine Mason, studentessa di dottorato della New York University e autrice principale dello studio. “Questo approccio incoraggia le persone a vedere l’azione per il clima come un modo per celebrare e sostenere le tradizioni culturali care, piuttosto che doverle abbandonare o sostituire”. I risultati, che derivano da un esperimento che ha coinvolto 50.000 partecipanti in 60 paesi, hanno mostrato che tale messaggio ha avuto effetti simili, anche se minori, tra le persone di sinistra in alcune nazioni, tra cui Francia e Cile, e tra i conservatori in Israele e Cile. Tuttavia, si è rivelato controproducente con i conservatori in altre nazioni, in particolare Belgio, Germania e Russia. Nel complesso, i risultati sono in contrasto con gran parte degli attuali messaggi pro-ambiente, che spesso si concentrano su scenari apocalittici, sulla revisione del nostro sistema socioeconomico o sulla modifica radicale delle nostre abitudini di consumo. “È fondamentale evitare di innescare minacce esistenziali, nella misura in cui queste possono motivare un atteggiamento difensivo del sistema e una reazione negativa contro le iniziative pro-ambientali”, scrivono gli autori, tra cui anche John Jost, professore presso il Dipartimento di Psicologia della New York University, e Madalina Vlasceanu, professoressa associata alla New York University all’epoca dello studio e ora alla Stanford University. Nello studio, ai partecipanti è stato comunicato che sarebbe stato chiesto loro di leggere alcune informazioni, di riferire sulle loro convinzioni e sui loro comportamenti e di scrivere un breve paragrafo. Per garantire una comprensione comune del cambiamento climatico, è stata data loro la seguente definizione: “Il cambiamento climatico è il fenomeno che descrive il fatto che la temperatura media mondiale è aumentata negli ultimi 150 anni e probabilmente aumenterà ulteriormente in futuro”. I partecipanti assegnati alla condizione di controllo hanno poi letto un brano letterario del romanzo del 1861 di Charles Dickens Grandi speranze , che non faceva alcun riferimento al clima. Nella condizione di “inquadramento”, i partecipanti hanno letto un messaggio mirato ad aumentare i sentimenti di connessione con il sistema sociale esistente, collegando lo “stile di vita” della nazione alle tradizioni naturali e culturali e comunicando che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia che richiede un’azione patriottica e pro-ambientale per “proteggere e preservare” il patrimonio nazionale “come dovrebbe essere”. Il messaggio, che era accompagnato da fotografie di città, risorse naturali, persone e bandiere, è stato adattato per includere termini specifici per ogni paese. Ai partecipanti nelle condizioni di controllo e di inquadramento è stato poi chiesto di rispondere a domande relative alla convinzione nel cambiamento climatico, al sostegno alle politiche pro-ambientali e alla disponibilità a condividere informazioni sul clima sui social media. Tra i partecipanti statunitensi, coloro che hanno letto il messaggio patriottico/status quo hanno mostrato una maggiore convinzione nel cambiamento climatico, un maggiore supporto per le politiche pro-ambientali e una maggiore disponibilità a condividere informazioni sul clima sui social media rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, questo messaggio è stato ugualmente efficace per conservatori e persone di sinistra. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla