Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nanoplastiche provocano strage tra gli organismi acquatici

(30 Settembre 2024)

Roma – Alcuni organismi acquatici stanno venendo completamente sterminati dalle nanoplastiche. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Università Lund, pubblicato su Communications Earth & Environment. Gli autori hanno studiato come la nanoplastica influisce sugli organismi acquatici nei laghi e nei fiumi. I risultati sono sorprendenti e i ricercatori sono i primi a dimostrare che alcune specie sono state devastate, mentre altre, come i cianobatteri che contribuiscono alle fioriture algali, non ne sono state affatto influenzate. Ogni anno, la quantità di plastica negli oceani del mondo aumenta di una quantità compresa tra cinque e 13 milioni di tonnellate. Gli studiosi hanno che alcune specie di zooplancton che sono un’importante fonte di cibo per i pesci, sono particolarmente vulnerabili. Anche le diatomee del fitoplancton sono state gravemente colpite. Tuttavia, altri tipi di alghe, come le alghe verdi-azzurre (cianobatteri), che contribuiscono alle fioriture algali, sono rimaste completamente inalterate. “Non sappiamo ancora perché alcuni collassino mentre altri continuano a prosperare come al solito. Se le concentrazioni di nanoplastiche aumenteranno, anche gli organismi che al momento possono gestire poche particelle probabilmente ne soffriranno”, afferma Lars-Anders Hansson, professore di ecologia acquatica. Le variazioni nell’impatto su diversi organismi portano a cambiamenti significativi nella catena alimentare e nei processi ecosistemici, come un minor numero di zooplancton al pascolo e una maggiore proliferazione di alghe. Ora i ricercatori continueranno i loro esperimenti per scoprire in che modo queste insidiose nanoplastiche, in grado di penetrare le membrane cellulari, influiscono sulle diverse specie presenti nei laghi e nei fiumi.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla